DATI
DELL'ITINERARIO |
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Presedont, Valdidentro (Bormio) |
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14 km |
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1000 m |
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4 ore |
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E (escursionistico) |
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2470 m |
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da maggio a ottobre |
CARTOGRAFIA |
LAC - Globalmap
1:25.000 Livigno |
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IN EVIDENZA |
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Un
percorso per il trail running
sotto la Cima de Piazzi con partenza
diretta da Valdidentro e
attraversando, quindi, le grandi
foreste di abete di Pezzel, di
Presedont e dell'Alpe Pone. Per la descrizione
dell'itinerario e per vedere le
fotografie
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IN EVIDENZA |
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A
Livigno, un grande e panoramico
itinerario al Monte Breva (Piz la
Stretta) sul
crinale di confine con la Svizzera.
Tra grandi panorami sul Bernina e
mandrie di stambecchi. Per la descrizione
dell'itinerario e per vedere le
fotografie
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Da Valdidentro ai Bivacchi Ferrario
e Cantoni, sotto la Cima e la
Vedretta de Piazzi
La Cima de Piazzi
è sicuramente una delle montagne
meno frequentate della Valtellina.
Da Bormio, infatti, la direttrice
principale degli amanti della
montagna è verso le celebri vette
del Parco dello Stelvio. Eppure
questa elegante montagna che si
innalza a separare la Valle
dell'Adda dalla Val Viola Bormina
racchiude molteplici motivi di
interesse. Alle quote più basse
vegetano infatti lussureggianti
boschi di abete che, salendo,
lasciano posto ai secolari pascoli.
Sotto la vetta, ai limiti dei
ghiacciai, l'ambiente diviene quello
tipico dell'alta montagna alpina,
una sorta di deserto d'altura
punteggiato da laghetti e percorso
da impetuosi torrenti. L'itinerario
proposto è di tipo escursionistico e
l'unica avvertenza è di prestare
attenzione alla segnaletica.
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Da Bormio si segue la strada per il
Passo dello Stelvio per lasciarla quasi
subito andando a sinistra verso il Passo del
Foscagno. La strada supera Premadio e entra
nell'aperta vallata dove si adagia il centro
abitato di Valdidentro. Prima di entrare nel
centro abitato, al momento di superare il
Torente Bormina, si prende a sinistra Via
Zardin (indicazioni per area sportiva) e la
si segue fino ad arrivare nei pressi della zona
sportiva. Qui, a sinistra, una stretta
lingua di asfalto sale (frecce
escursionistiche per Presedont). La strada è
sempre percorribile liberamente, tranne che
ad agosto quando il transito è a pagamento
(2 euro, permessi acquistabili presso il
centro sportivo). Si prende la via salendo
nel bosco, superando un gruppo di baite ed
arrivando ad un primo parcheggio. Si
continua dritti e si segue sempre la stretta
lingua di asfalto fino ad arrivare alla
chiesetta di Presedont dove si parcheggia. |
A piedi si trascura la via a
sinistra per l'Alpe Boron (utilizzata al
ritorno) e si prende dritta la pista
sterrata per le Baite Cardonè e il
Bivacco Ferrario. La via entra nel
bosco, supera il torrente di Valle Lia
... |
.... e poi sale nella folta abetina
toccando alcune baite. |
La pista esce quindi dal bosco sui
pascoli di Cardonè. Superato il torrente
principale si lascia la sterrata per
salire a sinistra e dirigersi verso la
baita più in alto. Qui una freccia
escursionistica aiuta ad individuare il
sentiero che sale ... |
.... sopra alle baite attraversando
versanti prativi con radi alberi e
vegetazione arbustiva. |
Questo tratto è abbastanza faticoso
ma, presi circa 200 metri di quota, il
sentiero comincia a scorrere più
in piano, avvicinandosi progressivamente
alla barriera montuosa dei Corni di Verva.
Al momento in cui la traccia effettua
una leggera discesa si pongono due
alternative. Chi non vuole raggiungere
il Passo delle Pecore prosegue lungo il
sentiero segnalato. Chi invece
preferisce compiere questa interessante
digressione per andare a godersi il
panorama sulla Val Viola Bormina lascia
il sentiero segnalato salendo, per
traccia libera priva di segnaletica, a
destra. Lungo questa salita si deve
costantemente obliquare verso sinistra,
fino a raggiungere un inciso, piccolo
vallone. Lo si risale interamente
uscendo ... |
..... sull'ondulato altipiano
prativo sotto il Corno delle Pecore.
Continuando ad obliquare a sinistra
si incontra infine il sentiero che
proviene dal Bivacco Ferrario, da
prendere a destra per raggiungere
.... |
.... il Passo delle Pecore. Da qui
il sentiero cala verso la Val Viola
Bormina .... |
.... e infatti dal passo si ha un
bel colpo d'occhio sulla valle, dominata
dalla Punta di Selva e dalla Punta di
Dosdè. Si ripercorre ora il sentiero
segnato in direzione Bivacco Ferrario,
facendo attenzione ai segnavia poco
visibili (attenzione soprattutto in caso
di nebbia). Questo ben presto cala ..... |
....verso il ghiaione, in parte
inerbito, che scende dai Corni di Verva.
Il sentiero che lo taglia, a tratti
stretto ma privo di difficoltà, offre un
bel colpo d'occhio su Il Corno, altura
che sovrasta il bianco Bivacco Ferrario. |
Il sentiero, nell'ultimo tratto,
cala su un pianoro erboso ... |
.... e quindi affronta l'ultimo
tratto in leggera salita che conduce ... |
..... al Bivacco Ferrario, spartana
costruzione in lamiera utile come punto
di sosta, soprattutto in caso di
maltempo (continua a
PAG. 2). |
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