DATI DELL'ITINERARIO

Valdidentro (Bormio)

20 km

1300 m

3 ore

Media difficoltà

2470 m

da maggio a ottobre

CARTOGRAFIA

LAC - Globalmap 1:25.000 Livigno

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Trail running all'ombra della Cima de Piazzi, da Valdidentro la 20 km del Bivacco Ferrario

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anello per il trail running che si svolge in territori d'alta montagna e che richiede, quindi, esperienza a muoversi autonomamente su sentieri tipicamente alpini. Non ci sono, comunque, difficoltà alpinistiche e il percorso può essere corso interamente. Vale comunque la pena godersi gli ambienti che si attraversano, dalle foreste iniziali, ai grandi pascoli d'altura punteggiati da baite e malghe, fino ad arrivare all'alta montagna, tra i bivacchi Ferrario e Cantoni, dove si attraversano solitari ambienti glaciali di grande valore naturalistico.

 
Da Bormio si segue la strada per il Passo dello Stelvio per lasciarla quasi subito andando a sinistra verso il Passo del Foscagno. La strada supera Premadio e entra nell'aperta vallata dove si adagia il centro abitato di Valdidentro. Prima di entrare nel centro abitato, al momento di superare il Torente Bormina, si prende a sinistra Via Zardin (indicazioni per area sportiva) e la si segue fino ad arrivare nella zona sportiva dove si parcheggia. A piedi si aggira il campo da calcio addossandosi alla montagna ed individuando l'evidente segnaletica escursionistica per i bivacchi cantoni e Ferrario. La via entra nel bosco e diviene ampia mulattiera lastricata che esce, più in alto, su una strada asfaltata.
 

 
La si segue a destra, in salita, godendosi il panorama verso i borghi di Valdidentro e verso le montagne che chiudono da nord la valle.
 

 
Si corre in tutta tranquillità principalmente nel bosco, superando alcuni nuclei abitati e giungendo ad un primo slargo adibito a parcheggio. Qui si trascura la via a sinistra per le Baite del Pezzel e si continua dritti, nel bosco, sulla pista che porta ....
 

 
..... alla Madonna di Presedont. Trascurata la sterrata che sale a sinistra si continua dritti .....
 

 
... attraversando un lussureggiate bosco di abeti. Si superano le baite Belvedere e, quando si esce dal bosco, ....
 

 
.... ci si trova alle Baite di Cardonè, dove la pista sterrata supera il torrente della Val di Cardonè. Subito dopo il ponte si sale a sinistra sulla malandata sterrata  fino ad arrivare alla baita più alta . Qui una freccia indicatrice segnala ...
 

 
.... il sentiero che sale tra vegetazione arbustiva. Questo tratto è abbastanza faticoso ma, presi circa 200 metri di quota, il sentiero comincia  a scorrere più in piano, avvicinandosi progressivamente alla barriera montuosa dei Corni di Verva.
 

 
Dopo un breve tratto discensivo si riprende  a salire dolcemente giungendo ai piedi delle montagne principali e iniziando a percorrere un bel sentiero che taglia i lunghi ghiaioni, in parte inerbiti, che scendono dai Corni di Verva. In questo tratto appare, come un piccolo punto bianco, il Bivacco Ferrario, prossima meta.
 

 
Il bivacco diviene quindi sempre più vicino mentre l'ambiente circostante si fa sempre più severo, tipico dell'alta montagna alpina. Il sentiero, però, si mantiene ampio e ben tracciato e si può correre in tutta tranquillità.
 

 
Una volta arrivati al bivio per il Passo delle Pecore (freccia) si è ormai al bivacco ed infatti ....
 

 
.... con un ultimo sforzo si sale sul dosso su cui sorge la spartana costruzione, ottima come puto di sosta, soprattutto in caso di maltempo (continua a PAG. 2)
 
 

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