DATI
DELL'ITINERARIO |
|
Albergo dei Forni |
|
10 km |
|
700 m |
|
3 ore |
|
E (escursionistico) |
|
818 m |
|
tutto l'anno |
CARTOGRAFIA |
Tabacco 1:25.000 n. 08
Ortles-Cevedale |
|
|
|
IN EVIDENZA |
|
In
Val Bregaglia un interessante
percorso su due importanti vie
stroiche: la Strada del Septimer e
quella del Maloja. Qui le
testimonianze storiche si
inseriscono in un contesto naturale
grandioso. Per la descrizione
dell'itinerario e per vedere le
fotografie
CLICCA QUI |
IN EVIDENZA |
|
Un
altro itinerario nel Parco dello
Stelvio, sulle montagne che
sovrastano Ponte di legno. Si
raggiungono, utilizzando strade e
mulattiere militari, i Laghi di
Ercavallo, una delle preziose
emergenze naturali del parco. Per la
descrizione dei sentieri e per
vedere le foto
CLICCA QUI |
FACEBOOK |
|
|
Visita la
nostra pagina Facebook
e metti un like
per essere informato di
tutte le novità e dei
prossimi itinerari |
|
L'AUTORE |
|
Ettore Grillo
è l'autore del percorso
proposto, studente in
medicina, marciatore di
livello nazionale,
appassionato di montagna,
cura per noi il
canale YouTube |
|
|
Il Ghiacciaio dei Forni e il Rifugio
Branca, il Sentiero Glaciologico nel Parco dello Stelvio
Il Ghiacciaio dei Forni, in alta Valfurva, è
il più grande ghiacciaio vallivo italiano.
Il ghiacciaio attualmente si estende per
circa 11 km² ma la sua superficie
complessiva si è ridotta di circa del 36%
(la lingua è arretrata di circa 2 km) negli
ultimi 150 anni. Lo spessore del ghiacciaio
si è ridotto di ben 70 m nel periodo
1929-1998. Malgrado tutto questo trovarsi
davanti alla lingua glaciale che scende
dalle celebri tredici cime (che iniziano con
il Monte Cevedale e terminano al Pizzo
Tresero) lascia sempre l'impressione di
essere al cospetto di un freddo gigante. La
via migliore per raggiungere il fronte
glaciale è il Sentiero Glaciologico, un
itinerario di tipo escursionistico che
permette di toccare tutte le principali
emergenze naturali (e artificiali, come i
Ponti Tibetani) della zona. |
Da Bormio si prende in direzione Santa Caterina
Valfurva, risalendo la valle fino a Santa Caterina.
Qui, trascurata la strada per il Passo Gavia, si
continua lungo la valle principale (colonnina per il
pagamento del parcheggio) fino ad arrivare ai grandi
parcheggi sotto l'Albergo Ghiacciaio dei Forni. |
Dal parcheggio più basso si prende a destra il Sentiero
Glaciologico in direzione Ghiacciaio dei Forni e
Ponti Tibetani. Si supera il torrente Rodolfo e si sale subito
rapidamente. |
Si giunge così in una panoramica zona dove sono
ben visibili i resti (filo spinato, mura di
baraccamenti ...) risalenti alla Grande Guerra. Lo
sguardo, da qui, si apre sulla Val Cedec e sul Gran
Zebrù. |
Ci si porta quindi su una sorta di ondulato
altipiano sotto il Monte San Giacomo, sempre cosparso di resti della Grande Guerra. |
Grandiosi gli spunti panoramici sia verso le
alte montagne che chiudono la valle, quali il
Monte Vioz, la Punta Tavela e la Punta San
Matteo, .... |
... sia verso il Rifugio Branca, dalla parte
opposta della valle. |
Muovendosi su rocce levigate anticamente dal
ghiacciaio si trascura a sinistra il sentiero
per il Rifugio Branca e si prosegue .... |
... in una zona dove è sempre più evidente il
passaggio, risalente a pochi decenni fa, della
lingua del Ghiacciaio dei Forni. |
|
Scesi sul fondovalle si lascia a sinistra la
via dei Ponti Tibetani e si prende a destra
risalendo la valle fino a giungere sotto al ghiacciaio dei Forni
(continua a
PAG. 2). |
CONTINUA A
PAG. 2 >>>>
|