DATI
DELL'ITINERARIO |
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Bormio |
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50 km traversata |
35 km
anello Forcola |
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2400 m traversata |
1800 m
anello Forcola |
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4 ore traversata |
3 ore
anello Forcola |
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Impegnativo |
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2843 m |
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da luglio ad ottobre |
CARTOGRAFIA |
INGENIA 1:25.000
Parco Nazionale dello Stelvio |
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DA NON PERDERE |
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Chi vuole
raggiungere Bormio usando solo la
fidata bicicletta può sfruttare la
lunga pista ciclabile "Sentiero
Valtellina" che prende il via da
Colico, sul Lago di Como, e
raggiunge Bormio dopo 114 km. Per
avere maggiori informazioni:
http://sentiero.valtellina.it/ |
IN EVIDENZA |
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Un
altro itinerario in MTB in
Valtellina, la traversata dalla Val
Grosina alla Val Poschiavo, passando
per la Val Viola Bormina. Per
leggere la dettagliata descrizione e
vedere le foto
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IN EVIDENZA |
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Un
percorso per il trail running
sotto la Cima de Piazzi con partenza
diretta da Valdidentro, Bormio, e
attraversando le grandi
foreste di abete di Pezzel, di
Presedont e dell'Alpe Pone. Per la descrizione
dell'itinerario e per vedere le
fotografie
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Una grande salita in MTB: da Bormio
al Passo dello Stelvio e ritorno per
le vie militari della Forcola
Una delle più
belle salite per mountain bike delle
Alpi, da Bormio al Passo dello
Stelvio, che si affianca
all'altrettanto magnifica (e ben più
celebre) salita su asfalto per bici
da corsa. Sfruttando le vie militari
della Grande Guerra si risale
tutta la Valle Forcola e poi quella
del Braulio arrivando al Passo dello
Stelvio. Il percorso, tutto
all'interno del Parco Nazionale
dello Stelvio, è lungo
e, soprattutto, con un dislivello
importante. Inoltre a tratti si
sviluppa su sentieri ripidi ed
impegnativi. Per questo si è pensato
di creare anche un anello più breve
raggiungendo la Bocchetta di Forcola
e da qui iniziando subito la discesa
di Pedenolo. Si deve comunque
ricordare che la discesa di Pedenolo
non è assolutamente banale; nel
tratto successivo alla Malga
Pedenolo richiede esperienza di
montagna e buona tecnica.
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Da Bormio si imbocca la statale dello
Stelvio e la si segue per poco più di 4 km,
fino ad individuare a sinistra la pista
sterrata per Cancano (freccia e paracarro
militare). La carrareccia scende nel bosco
arrivando ad un'area pic-nic e al ponte sul
Torrente Braulio da dove è possibile
ammirare una parte della gola creata dal
corso d'acqua. Si risale assai faticosamente
il Dosso della Baita tenendosi quasi
costantemente nel bosco di conifere. Usciti
dal bosco si tagliano ghiaioni consolidati e
poi si scende leggermente per raggiungere il
Ponte di Solena. Quindi, con un ultimo
strappo, si confluisce sulla strada sterrata
che arriva da Cancano, nei pressi di un'area
di sosta. Si va a destra .... |
..... e si comincia a risalire
la Valle Forcola, pedalando inizialmente
su un'ampia pista sterrata ben
risistemata e in leggera ascesa. |
Con una breve discesa la via giunge
ad un importante bivio. A destra una
strada ex militare supera il torrente
principale e inizia a salire verso i
Piani di Pedenolo (via utilizzata al
ritorno). Si continua dritti sulla
sterrata che risale la valle principale,
via che ora peggiora notevolmente le sue
condizioni. |
La via ha uno sviluppo lineare e
risale costantemente. e con pendenze
accentuate, la Valle Forcola, tenendosi
sulla destra orografica, sotto
l'imponente Monte Forcola. In alcuni
tratti, dove i torrenti che scendono dal
monte hanno portato giù ingenti
materiali lapidei, la pista diviene
sassosa e di non facile pedalabilità. |
Dopo alcuni difficoltosi tratti,
nella parte più rocciosa della valle, si
arriva a Malga di Forcola, dove la via
comincia a scorrere soprattutto
nei prati. |
In questi fanno capolino marmotte e
arvicole, che hanno trovato nei prati
intorno a Malga di Forcola il loro
habitat ideale. |
In effetti è questo un bel
tratto, dove la via scorre
pedalabile per prati adibiti a
pascolo. |
Ben presto, però, la traccia si
restringe attraversando i
tipici ambienti dell'alta montagna. In
effetti la pedalabilità della pista è da
imputare alla perizia costruttiva di
ingegneri e soldati della Grande Guerra. |
Si trascura una prima traccia a
destra per la Bocchetta di Pedenolo (la
"via bassa" utilizzabile per il
ritorno), poi un secondo sentiero sempre
per la stessa bocchetta (la "via alta"
utilizzabile per il ritorno) e, con un
ultimo tratto faticosissimo e sassoso si
arriva .... |
.... alla casermetta militare, ormai
rudere, da dove appare la grigia sagoma
della Punta di Rims. |
Alla casermetta la mulattiera
compie un secco tornante a destra
salendo alla Bocchetta di Forcola
(continua a
PAG. 2 la
salita al Passo dello Stelvio;
continua a
PAG. 3
la chiusura dell'anello della
Forcola). |
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