DATI
DELL'ITINERARIO |
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Rossiglione |
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7 km |
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300 m |
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2 ore e 30 minuti |
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E (qualche facile tratto attrezzato) |
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500 m |
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tutto l'anno |
CARTOGRAFIA |
1:25.000
Parco del Beigua Edizioni del Magistero |
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IN EVIDENZA |
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Un
altro itinerario nel Parco del
Beigua, la traversata in MTB del
crinale da Prato Rotondo al Passo
del Faiallo, partendo da Arenzano.
Per la descrizione dettagliata e per
vedere le foto
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IN EVIDENZA |
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Alle spalle del Promontorio di
Portofino i monti si innalzano,
culminando nel Manico del Lume, e
circondando l'abitato di Rapallo.
Per leggere la descrizione e vedere
le foto del percorso su questo lungo
crinale
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Il canyon della Val
Gargassa, meraviglia naturale del Parco del Beigua
La Val Gargassa è un’incredibile area montana nei pressi
dell'abitato di Rossiglione, nella Valle Stura,
caratterizzata da ambienti naturali rari e preziosi. Qui
si innalzano i conglomerati oligocenici della
Formazione di Molare che hanno dato vita ad uno
spettacolare ambiente con panorami mozzafiato. La
singolarità è che qui, questa formazione è a
contatto con le ofioliti, un tipo particolare
di rocce dal
vago colore verdastro, di origine
vulcanica. L’area è inclusa all'interno del Parco del
Beigua, il cui ente ha approntato un sentiero per
attraversare tutto il canyon, utilizzando anche
passamano, balaustre e corde per rendere sicuri alcuni
passaggi. |
Da Genova Voltri, con l'autostrada o con la Statale si
raggiunge Campo Ligure e poi Rossiglione, in Valle Stura, si segue la strada per Tiglieto giungendo subito al parcheggio da dove iniziano i
sentieri che permettono la visita del canyon della Val Gargassa.
Un tabellone illustra tali sentieri. |
Si prende così il sentiero indicato da due X gialle che
scorre inizialmente supera un ponticello, poi una zona
prativa per entrare, ben presto, ........ |
... nel vero e proprio canyon. Il percorso è reso più
agevole dalla presenza di catene e passamano, ma non
presenta particolari difficoltà. Solo in caso di pioggia le
rocce possono risultare scivolose e si deve porre
particolare attenzione (meglio, comunque, affrontare sempre
il sentiero con scarponi da montagna). |
La singolarità dei luoghi è da imputare alla loro
particolare natura geologica. Le rocce che qui affiorano
sono gli spettacolari conglomerati oligogenici della
formazione di Molare .... |
... che rendono il paesaggio spettacolare e unico. Si
cammina così su un bel sentiero attrezzato che consente di
superare zone aspre e selvagge dove alla scura roccia si
alternano ..... |
.... limpide e profonde pozze simili alle marmitte dei
giganti. Raggiunto l'abbandonato borgo di Veirera (antico
centro della lavorazione del vetro) si prosegue ancora per
un tratto lungo il fondovalle fino a giungere .... |
... alla sorgente solfurea. Ora si torna a Veirera e da
qui si prende il sentiero indicato con tre cerchi gialli che
attraversa i prato di Veirera e poi .... |
.... inizia a salire verso la Rocca di Crovi. |
Bellissimi gli scorci panoramici offerti dalle montagne
circostanti che presentano le più singolari forme erosive,
una delle quali prende il nome di Barcun da Scignura. |
L'Ente parco del Beigua ha provveduto a mettere in
sicurezza anche i passaggi più arditi, nei quali si deve
procedere con prudenza. Finita questa eccezionale zona di
conglomerati si arriva ad una sella dove si scende lungo gli
spogli versanti della Rocca Giana per poi superare un
torrente ed entrare in una zona più antropizzata. Seguendo
sempre i frequenti segnavia si attraversano zone boscate e
si torna senza problemi al punto di partenza. |
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