DATI
DELL'ITINERARIO |
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Rapallo (Ruta) |
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18,5 km |
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950 m |
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5 ore |
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E |
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801 m |
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tutto l'anno |
CARTOGRAFIA |
Multigraphic 1:25.000 n.6-8 Appennino
Ligure |
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DA NON PERDERE |
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Chi
ha tempo e voglia di allungare il
percorso, puà salire sul Monte
Bello, altra panoramica vetta
tra il Monte Orsena e il Manico del
Lume. Per far questo dal Colle
Caprile si prende in direzione
Manico del Lume ma, subito, si sale
a sinistra la brulla dorsale che
porta alla vetta. La salita, tra
andata e ritorno, richiede una
ventina di minuti. |
IN EVIDENZA |
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Un
altro bellissimo promontorio
genovese è quello del Monte di
Moneglia - Punta Baffe, tra Moneglia
e Deiva marina. Con il percorso
proposto lo si attraversa
completamente. Per
sapere come e vedere le foto
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La traversata del Golfo del Tigullio, da
Rapallo ai Santuari di Caravaggio e
Montallegro per il Manico del Lume
Il Golfo del Tigullio si allunga dal
Promontorio di Portofino fino a Sestri
Levante ed ha nella cittadina di Rapallo uno
dei suoi centri turistici più importanti.
L'itinerario proposto si svolge proprio sul
crinale dei monti che circondano Rapallo,
crinale che si affaccia costantemente sul
mare e su cui sorgono due importanti luoghi
di culto: il Santuario di Caravaggio e
Nostra Signora di Montallegro. Punto
nevralgico di questo anfiteatro
montuoso è il Manico del Lume,
una singolare montagna
stratificata la cui salita
prevede il passaggio per alcuni
tratti attrezzati, facili ma in
cui si deve procedere con
prudenza. Il percorso rimane,
comunque, adatto ad
escursionisti con un minimo di
esperienza di montagna. |
Da Rapallo si
sfruttano i frequenti mezzi pubblici (linea
bus per Camogli, Recco e Genova) per salire
a Ruta, località posta sul crinale Monte
Orsena - Monte di Portofino che separa il
Golfo del Tigullio dal Golfo Paradiso e da
Genova. Va infatti percorso questo crinale
verso nord, imboccando inizialmente la
strada asfaltata
per Santa Maria del Campo e Rapallo. Dopo
poche centinaia di metri, la si lascia per
seguire, a sinistra, ..... |
.... i segnavia (due cerchi rossi) in
direzione Santuario di Caravaggio. La
via sale tra le case e poi entra nel
bosco di castagni. Lasciato a sinistra
il sentiero per Recco si continua sulla
mulattiera ..... |
che aggira i Monte Esoli, caratterizzato
da aperti prati adibiti al pascolo
ovino, e poi raggiunge .....
|
.... una sella panoramica su tutta la
costa. In effetti una delle grandi
attrattive di questo sentiero è senza
dubbio il panorama che si apre sia su
tutta la costa ligure .... |
.... fino a Genova e oltre, sia
..... |
.... sulla catena delle Alpi Liguri
e Marittime, imbiancate fino a tarda
primavera. |
La traccia prosegue nei pressi del
crinale e raggiunge quasi la vetta
del Monte Chiapparolo per poi
scendere ad un’altra sella da dove
giunge, da sinistra, una malandata
pista sterrata. Aggirato poi anche
il Monte Ampolla si giunge sotto il
Monte Orsena, dove è già ben
visibile, in vetta, il Santuario di
Caravaggio. |
Si lascia quindi il sentiero segnalato
per seguire fedelmente il crinale e
immettersi su una via scalinata che sale
diretta verso il sacro edificio. Giunti
sotto il santuario si traversa a destra
trovando subito la via che, a sinistra,
porta al piazzale ..... |
.... su cui sorge il Santuario della
Madonna di Caravaggio.
Nel
1645 sul luogo dove oggi
sorge il santuario vi era solo una
croce, presto sostituita da una cappella
che ospitò, verso la fine del
XVII secolo, un quadretto
della Madonna donato dagli abitanti. Dal
1742
l'edificio
cadde però in uno stato di abbandono e
fu demolito nel
1790. Nel
1838 la parrocchia di Santa Maria
del Campo
decise
la ricostruzione di un nuovo
edificio religioso sulla vetta del monte
Orsena. Sopravvissuta ai bombardamenti
aerei della
seconda guerra mondiale fu
invece devastato dai vandali nel
1956; nuovamente
ristrutturata subì altri danni vandalici
nel
1967. Una nuova
ristrutturazione nelle forme attuali fu
attuata a partire dal 19 giugno
1983 con la conclusione dei
lavori il 28 luglio
1985, giorno della riapertura
al culto con solenne cerimonia
religiosa. Dal santuario si gode di un
grande panorama a 360 gradi ..... |
.... panorama che abbraccia anche
tutto il percorso ancora da compiere,
con la stratificata vetta del Manico del
Lume ben riconoscibile (continua a
PAG. 2). |
CONTINUA A
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