DATI DELL'ITINERARIO

Siena (bivio Bracciano)

16 km

450 m

4 ore

E (escursionistico)

500 m

tutto l'anno

CARTOGRAFIA

Multigraphic 1:25.000 Siena e dintorni

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GUIDA DI RIFERIMENTO

 

La Via Francigena sul Monte Maggio: da Siena a Abbadia a Isola e Monteriggioni

 

 

 

 

 

 

 

Sigeric, arcivescovo di Canterbury, negli anni tra il 990 e il 994 si recò a Roma in pellegrinaggio e, nel suo diario di viaggio, annotò le ottanta “tappe” del suo lungo itinerario. Su questo diario si basa l'attuale percorso segnalato in Italia lungo la Via Francigena. In Toscana Sigeric passò per il valico di Monte Bardone (Passo della Cisa), Pontremoli, Aulla, Lucca, Altopascio, S.Gimignano, Siena e S.Quirico d’Orcia. Proprio lungo questo ultimo tratto toscano della strada, che interessa il senese,  si svolge l'itinerario proposto, privo di reali difficoltà e perfettamente segnalato. Va comunque tenuto presente che intorno al 1000 vi erano più direttrici per arrivare a Roma. Quindi il vero obiettivo che ci si propone  è si quello di percorrere l’antica strada, ma soprattutto di rivedere ciò che si presentava ai viandanti di tutta Europa che scendevano a Roma

 
Da Siena si segue in auto la Via Cassia Nord in direzione Monteriggioni e Firenze, superando San Dalmazio, San Martino e giungendo al punto dove si staccano due strade. Quella di destra, asfaltata, porta a Poggiolo. Quella di sinistra, sterrata, ad Uccellatoio e Bracciano. Parcheggiata l'auto si prende per Uccellatoio, percorrendo una via rettilinea che si dipana per campi di grano. Ben presto la via entra nel bosco e su questa giungono, da sinistra, i segnavia della Via Francigena. Si continua comunque dritti e si arriva al bel caseggiato agricolo di Uccellatoio. Qui si prende a sinistra (direzione Bracciano) e si cominciano a risalire i boscosi versanti orientali del Montemaggio. Ad un bivio si trascura la via a destra per Bracciano e si continua in direzione Fioreta ....
 

 
.... entrando in un fitto e ombroso bosco di lecci e querce. E' questo un tratto molto bello e la copertura arborea rende piacevole la camminata anche in estate. Rimanendo sempre sulla strada principale si tocca Fioreta, poi Comune, quindi Campo Meli e poi si confluisce su una sterrata più importante (Via del Giubileo). La si prende a destra, in discesa, superando la lapide dei Martiri di Montemaggio, che ricorda le 19 giovani vittime partigiane di un eccidio nazi-fascista nel 1944. Dopo una quarantina di minuti ....
 

 
... si arriva a Case Concordia, da dove appare già Monteriggioni. Le case si trovano sulla vasta pianura alluvionale su cui si adagia Abbadia a Isola.
 

 
Si entra nel complesso monastico dalla via principale ....
 

 
..... si visita la chiesa dedicata ai Santi Salvatore e Cirino, risalente al 1161, ...
 

 
..... al cui interno, a tre navate, troneggia, sull'altare maggiore, la pala di Sano di Pietro del 1476 raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Benedetto, Cirino, Donato e Giustina.
 

 
Vale la pena visitare con attenzione l'interno dell'abbazia pensando che tutto il complesso risale al 1001 e che fu ricordato, con il nome di Borgonuovo, dall'Arcivescoso di Canterbury nel suo viaggio verso Roma.
 

 
Seguendo le segnalazioni si esce dal sacro edificio passando nel piazzale del pozzo ...
 

 
.... e poi cominciando a dirigersi verso Monteriggioni. Nel primo tratto ci si tiene poco sotto la strada asfaltata ....
 

 
.... per poi raggiungere una pista sterrata da cui appare, più in alto rispetto ai campi coltivati, la turrita e inconfondibile  sagoma di Monteriggioni, che accompagnerà per buona parte del ritorno (continua a PAG. 2).
 
 

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