I caprili
dell'Isola d'Elba: da San Piero in
Campo al Monte Capanne, al Monte Cenno
e a Pietra Murata
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Partenza
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San
Piero in Campo
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Riferimenti
cartografici |
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Lunghezza
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19
km
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Dislivello
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1100
m
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Tempo
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5.30
ore
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Difficoltà
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E
(EE con varianti)
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Supporto cartaceo
Multigraphic
1:25.000 Isola d'Elba
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Il percorso proposto prende il via da
San Piero in Campo, all'Isola d'Elba, e
nel primo tratto prevede di risalire tutta
la dorsale che inizia con il panoramico
Masso alla Quata per terminare sul Monte
Capanne, massima elevazione dell'isola,
passando per il rupestre e selvaggio
rilievo delle Calanche. La seconda parte
del percorso, invece, si svolge nel
versante sud di questa dorsale ed ha negli
antichi caprili uno dei principali motivi
di interesse. Da San Piero in Campo si
raggiunge il campo da calcio e qui si
inizia l'itinerario prendendo una pista
sterrata segnalata che risale un brullo
ambiente caratterizzato dalla presenza di
numerosi caprili. La via diviene sentiero
ma, più in alto, confluisce su una
sterrata da seguire a sinistra continuando
a salire. Arrivati alla carrareccia che
giunge da San Giovanni si prosegue per un
breve tratto e si è ad un importante
quadrivio. Si prende a destra (direzione
Masso alla Quata) e si entra quasi subito
nel bosco. Dopo una ventina di minuti,
quando il sentiero spiana, al bivio, si
sale a sinistra su un faticoso sentiero
che esce dal bosco .... |
... arrivando ad una prativa
dorsale. Qui è ben visibile un enorme
masso (Masso alla Quata) sul quale è
stata innalzata una minuscola casetta
in pietra e lamiera utilizzata per il
controllo degli incendi. Dal masso
veramente ampio il panorama verso
tutta la dorsale che scende passando
per San Piero in Campo raggiungendo il
mare nei pressi dell'aperto Golfo di
Campo. |
Volgendo lo sguardo dall'altra parte
è invece la sagoma dentellata de le
Calanche e quella rocciosa del Monte
Capanne ad attrarre l'attenzione. Dal
masso si prosegue sulla dorsale
principale in direzione delle Calanche
e, poco dopo, si è ad un bivio. Chi è
esperto di montagna può continuare sul
crinale, impegnativo, sfruttando una
labile traccia di sentiero che si
dipana tra massi granitici e rocce
levigate (incredibile la forma di
alcune di queste). Scegliendo sempre
la via più agevole e aggirando le
asperità più difficoltose si sale, con
un ultimo tratto assai ripido, in
vetta a le Calanche, dove sorgono due
croci, una di legno e una di ferro.
Qui giunge la variante descritta in
seguito. Chi non vuole cimentarsi in
percorsi impegnativi al bivio segue il
sentiero a destra, che percorre tutto
l'impluvio orientale delle Calanche ed
arriva ..... |
.... sul crinale del Monte Maolo,
tra enormi massi granitici alcuni un
tempo usati dai pastori. Si prende il
sentiero segnato a sinistra, in
direzione le Filicaie, e subito .... |
.... appare la lunga Valle della
Nivera che termina a Marciana Marina.
Splendide, lungo la dorsale del Monte
Maolo, anche le fioriture primaverili.
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Ma ora l'attenzione è attratta dalle
granitiche vette circostanti, dato che
ben presto si è ad un bivio. Chi vuole
percorrere la variante per
escursionisti esperti continua dritto,
sul crinale che scende direttamente da
le Calanche. Facendo attenzione in
alcuni tratti leggermente esposti ed
altri resi impegnativi dalle
ingombranti rocce granitiche, si sale
in vetta a le Calanche, dove giunge
anche chi è salito dal versante sud.
Si scende a destra (sinistra per chi
proviene da sud) .... |
.... superando un tratto agevolato
da un passamano). Tenendosi sempre
vicini al crinale, roccioso e
dentellato, si aggirando i denti più
insidiosi ed infine si scende alla
sella de le Filicaie. Chi, invece,
segue la traccia principale al bivio
non risale il crinale delle Calanche
ma svolta a destra ... |
.... tenendosi sul più ampio
sentiero segnato che percorre
l'impluvio nord delle Calanche
arrivando ..... |
.... alla sella de le Filicaie, vero
e proprio punto nodale della
sentieristica elbana. Chi vuole
effettuare il percorso per
escursionisti esperti prende a
sinistra passando tra enormi massi ed
arrivando alla base di una placconata
granitica attrezzata con passamano.
Seguendo i segnavia, a volte poco
visibili, si cerca sempre il passaggio
migliore fino a raggiungere una sorta
di sella proprio sotto l'ultima,
impegnativa salita che consente di
accedere alla vetta del Monte Capanne.
Chi cerca, invece, un percorso più
agevole prosegue .... |
... dritto sul più comodo
sentiero ricavato sistemato
piastroni granitici. Arrivati alla
dorsale che sale da Poggio ... |
.... si entra per un breve
tratto nel bosco e poi, ad un
bivio, si sale a sinistra ... |
.... passando accanto a Monte
Corto e alla bidonvia che sale da
Marciana e raggiungendo il bar e
.... |
... la vetta del Monte Capanne.
Da qui si gode di un panorama a
360 gradi su tutta l'Isola d'Elba. |
Si torna alla sella de le
Filicaie per il percorso
appena descritto, quindi
passando accanto al Monte
Corto .... |
.... e poi ripercorrendo
il sentiero a lastroni per
la sella. Ora inizia il
secondo tratto
dell'escursione, verso i
caprili di Monte Cenno |
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