DATI
DELL'ITINERARIO |
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Orsigna (Pracchia) |
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13 km |
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900 m |
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4 ore |
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E (escursionistico) |
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1662 m |
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da maggio a novembre |
CARTOGRAFIA |
Multigraphic
1:25.000 21-23 Appennino
Toscoemiliano |
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IN EVIDENZA |
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Sulla Montagna Pistoiese, da
Pratorsi al Monte Gennaio e al Corno
alle scale, sui più alti crinali
appenninici. Per la descrizione e le
foto dell'itinerario
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IN EVIDENZA |
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Tranquilli sentieri da percorrere a
piedi per itinerari di
tutte le lunghezze,
partendo la Prato e percorrendo il
crinale della Calvana. Per leggere
la descrizione e vedere le foto di
uno dei più interessanti,
sulle strade storiche,
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GUIDE DI RIFERIMENTO |
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Le grandi faggete della Valle dell'Orsigna
e gli aperti crinali del Porta
Franca, nei luoghi di Tiziano
Terzani
La Valle dell'Orsigna
è un breve solco vallivo che prende
il via dall'alto crinale appenninico
del Poggio dei Malandrini e che
termina dopo pochi chilometri nella
più ampia Valle del Reno. Un luogo
solitario, antico, dove gli elementi
naturali come l'acqua, la roccia e
il bosco sono ancora assoluti
dominatori. Il luogo preferito dallo
scrittore e giornalista Tiziano
Terzani, celebre reporter fiorentino
che qui amava ritornare dopo i suoi
lunghi viaggi per il mondo. Per
questo motivo il Comune di Pistoia
ha deciso di preparare, nella valle,
un breve ma significativo sentiero
dedicato allo scrittore. Ma tutti i
luoghi toccati dall'anello proposto
possono essere definiti luoghi cari
a Terzani, perché da lui sicuramente
conosciuti. L'itinerario è di tipo
escursionistico e solo la salita al
Passo del Termine è su sentiero non
segnato e richiede un minimo di
esperienza e orientamento (viene
comunque descritta una variante che
"salta" questo tratto).
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Da Pistoia si segue la strada per San
Marcello Pistoiese e l'Abetone fino a
Pontepetri, dove si prende a destra per
Porretta fino a giungere a Pracchia. Qui si
svolta a sinistra verso Orsigna, risalendo
l'omonima valle e giungendo al centro
principale, Orsigna. Si continua sulla
strada principale, si superano le ultime
case e si entra nel bosco facendo
attenzione, a destra, ad individuare le
segnalazioni del sentiero n. 5 per Porta
Franca (possibilità di parcheggio in piccole
piazzole lungo la strada). Ci si incammina
così lungo il sentiero segnalato che, nel
primo tratto, attraversa una bella selva di
castagni. La mulattiera prende quota
tranquillamente ed esce dal bosco di
castagni .... |
..... arrivando a Case Moretto, dove
si attraversa la strada asfaltata
continuando il direzione del Rifugio
Porta Franca (seguendo la strada a
sinistra si arriva a Cucciani dove
inizia il vero e proprio Sentiero
Terzani che porta all'Albero con gli
occhi, uno dei luoghi preferiti da
Tiziano Terzani quando tornava nella sua
Orsigna). |
Si rientra nel bosco ma ora è il
faggio il grande protagonista .... |
..... con esemplari arborei di
notevoli dimensioni .... |
.... che fiancheggiano la storica
mulattiera che conduceva al Passo del
Termine. Si sfiora quindi la via per
Paoluccio e infine si giunge al bivio
con una pista sterrata. |
Chi vuole può qui continuare sul
sentiero n. 5 a sinistra (possibile
variante che rende più agevole
l'anello), senza salire al Passo del
Termine, andando ad attraversare una
folta abetina e tagliando il versante
meridionale del Monte Orsigna e del
Poggio Merizzone per raggiungere il
crinale del Porta Franca. |
Chi invece continua
sull'itinerario proposto prende la
sterrata a destra per circa 200
metri, in salita. Quando la via
inizia a scendere si prende a
sinistra una flebile traccia non
segnalata in un piccolo prato,
traccia che entra subito nel bosco
ritornando larga mulattiera. E'
questa, infatti, la storica via che
saliva al Passo del Termine, via non
segnalata ma ancora ampiamente
percorsa da cacciatori e cercatori
di funghi. Solo nel tratto del suo
imbocco è poco visibile ma poi
diventa ampia e anche fiancheggiata
da muretti in sasso |
La faggeta anche in questo caso è
molto rigogliosa e si attraversano anche
alcuni tratti con conifere. |
Solo nel tratto finale il sentiero
esce da bosco raggiungendo lo storico
Passo del Termine, dove è ancora
visibile l'antico termine che gli da il
nome. Ora ci si immette sul sentiero n.
43 che proviene dal Monte del Cocomero e
Pracchia, sentiero che taglia, nel bosco
di faggio, il versante orientale del
Monte Orsigna arrivando ... |
.... a Rombicciaio, storico punto di
intersezione di importanti sentieri
montani. Lasciato a destra il sentiero
per Monte Cavallo e dritto quello per il
Rifugio Donna Morta, si prende a
sinistra il sentiero per il Rifugio
Porta Franca .... |
..... ampia traccia che taglia
sotto il Poggio Merizzone e poi
raggiunge il crinale, arrivando al
punto dove arriva, da sinistra, il
sentiero n. 5 utilizzato da chi ha
effettuato la variante 1.
Continuando sul crinale sono
visibili due interessanti emergenze. |
La prima, storica, è rappresentata
dai cippi di confine n pietra serena
posti nel 1828 per separare il Ducato di
Parma dal Granducato di Toscana. |
La seconda, naturalistica, è
rappresentata dai "faggi serpente",
faggi contorti e dalle mille forme,
cresciuti in questo modo perché
sottoposti agli inclementi agenti
atmosferici del crinale appenninico,
primi tra tutti neve e vento (continua a
PAG. 2). |
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