Monte Gennaio, Corno alle Scale e Foresta
del Teso: l'alto
Appennino di San Marcello Pistoiese
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Da San Marcello Pistoiese si raggiunge
Gavinana e, poco prima del paese, si svolta
a sinistra in direzione Pratorsi. Si supera
la spianata dell'Osservatorio Astronomico e
si prosegue sulla lingua di asfalto
all'interno di una grande faggeta fino a
raggiungere il Rifugio - Albergo Pratorsi
dove si parcheggia. Sul lato orientale del
piano è visibile la freccia escursionistica
che segnala la giusta direzione per Maceglia
e il Rifugio Montanaro. Si imbocca così il
sentiero che prima si sviluppa su una
vecchia pista da sci e poi sulla stradella
che conduce a Maceglia, dove vi è un
importante quadrivio. Si prosegue dritti,
verso Passo della Nevaia, salendo nella
faggeta. |
Da questa si esce sugli aperti prati
che risalgono il Poggio dei Malandrini e
in cui la giusta direzione è segnalata
da opportuni paletti in legno, ben
visibili anche in caso di nebbia. |
Arrivati al bivio per il Rifugio
Montanaro (grande panorama verso la
montagna pistoiese) si può scegliere se
raggiungere il rifugio, per una prima
sosta (sentiero segnalato a destra, 5
minuti), o se continuare direttamente
verso il Monte Gennaio. In questo caso
si può scegliere il sentiero a sinistra
che si tiene sotto il crinale del Poggio
dei Malandrini oppure se salire dritti e
guadagnare subito .... |
.... il bellissimo e panoramico
crinale del Poggio dei Malandrini .... |
... caratterizzato da verdi prati
che degradano a sinistra e da bassi
faggi contorti dal vento e dalla neve a
destra. |
Ben presto, però, diviene
assoluto dominatore del paesaggio il
Monte Gennaio, con la sua possente e
tozza sagoma. Una breve discesa su
malagevole sentiero porta al Passo
della Nevaia, importante nodo della
viabilità montana locale. Se si va a
destra si può raggiungere il Rifugio
Portafranca, altro comodo punto di
sosta. A sinistra il sentiero
percorre tutto il versante
occidentale del Monte Gennaio
raggiungendo il Passo del Cancellino
(ottimo percorso per chi vuole
evitare la salita al Monte Gennaio).
Si prende invece dritto il sentiero
con segnavia n.00 per il Monte
Gennaio. Si risale così il Poggio
delle Ignude e si arriva ad un bivio
a quota 1732 m. Se si va subito a
destra, verso la Fonte
dell'Uccelliera, si evita la salita
al Monte Gennaio. |
Più interessante, sicuramente,
affrontare l'ultimo tratto di salita,
per panoramici prati, e raggiungere la
vetta del Monte Gennaio, da cui si gode
di un panorama a 360 gradi. Tornati al
bivio di quota 1732 m si svolta ora
a sinistra e ... |
... tagliando grandi prati, si
raggiunge ..... |
.... la Fonte dell'Uccelliera,
ottima per una sosta ritemprante. Qui si
confluisce sul sentiero principale da
seguire a sinistra .... |
... sui grandi prati che
scendono dal Monte Gennaio. |
I rigogliosi prati che si
attraversano sono un vero e proprio
paradiso per il botanico, visto le
fioriture che li caratterizzano
dalla primavera fino all'autunno.
Rosa canina .... |
... gigli di San Giovanni .... |
.... e altre mille essenze
floreali caratterizzano infatti i
versanti del Monte Gennaio. |
Ritornati sul crinale
principale lo si percorre
rimanendo nei pressi del filo di
cresta ed arrivando ... |
.... al Passo del Cancellino,
verde sella da cui emerge uno dei
tanti cippi in pietra serena posti
nel 1828 per separare il Ducato di
Parma da Granducato di Toscana. Il
nome del passo è da attribuire
proprio alla presenza di un
"cancello" che separava i pascoli
del Granducato da quelli emiliani.
Qui a sinistra si stacca il sentiero
n. 20, utile se si vuole tornare
rapidamente al punto di partenza
senza salire al Corno alle Scale.
Altrimenti si continua sul sentiero
n. 00 che corre sullo spartiacque
(la descrizione
continua a pag. 2). |
CONTINUA A
PAG. 2 >>>>
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