DATI ITINERARIO

Bologna

56 km

800 m

4 ore

Media difficoltà

590 m

tutto l'anno

CARTOGRAFIA

Carta 1:25.000 Parco Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa

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Sul crinale tra Idice e Sillaro, sulla Via Flaminia Minor, nel Parco Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa

 
Circa 2 km dopo Ca’ del Vento, superato un Monumento ai Caduti, si arriva ad una sterrata sulla destra identificabile per il piccolo tabernacolo posto al suo imbocco (segnavia sentiero n. 801). Prendendola, ci si mantiene sul largo e soleggiato crinale erboso dove, in genere, pascolano decine di capi ovini.
 

 
Il tranquillo sviluppo della pista consente di godere a pieno del panorama che si allarga verso l’interminabile serie di dossi che degradano verso la pianura. Dopo 3,4 km, però, si deve porre attenzione a destra. La via più importante va infatti lasciata per prendere ....
 

 
.... una pista erbosa non ben tracciata ma su cui corrono i segnavia del sentiero n. 801.
 

 
Questi conducono ad una affascinate zona di calanchi che si supera tenendosi sul sentiero di crinale, molto tecnico e ondulato e quindi particolarmente divertente.
 

 
Una ripida salita finale consente quindi di raggiungere la strada asfaltata che, a destra, porta a Settefonti. Passati sotto i ruderi dell’antica chiesa (raggiungibili con un sentiero chiuso da catena che si stacca sulla destra della strada in corrispondenza della sterrata per Medali) si pedala ancora per 700 metri fino ad incontrare, sulla sinistra, una larga carrareccia, Via del Pilastrino. Da segnalare che lungo Via del Pilastrino si raggiunge l’antico sito dove, fin dal 1000, esisteva un monastero camaldolese, il famoso convento di S. Maria di Settefonti, abbandonato nel 1245 per l’instabilità della zona, soggetta a continui e distruttivi fenomeni franosi. Dell’edificio non resta nulla se non una lapide, datata 1679, che segnala il sito originario dove era ubicato il monastero. Tutta l’area, però, prende il nome dalle vicende legate al convento, ed infatti la suggestivo cresta posta al culmine di spettacolari calanchi che si percorre nella discesa verso la pianura prende proprio il nome di Passo dell’Abbadessa. Da segnalare che Settefonti è una delle principali località sorte sull’antica Flaminia Minor che, nel suo tratto conclusivo, poco prima di raggiungere la Via Emilia, transitava tra le esili creste disegnate sulle incoerenti colline argillose bolognesi.
 

 
La si imbocca e si procede tranquilli per 1,6 km cominciando già ad ammirare i calanchi che caratterizzano questi luoghi. Giunti ad un importante bivio si volta a destra e subito si è ad una stradella asfaltata. Ora si va a sinistra, in discesa, arrivando ......
 

 
..... alle case di Ciagnano tra le quali si distingue la sobria ed elegante chiesetta. Si passa davanti a questa procedendo sempre a diritto anche quando l’asfalto termina e ci si immette su una pista inerbita (seguire i segnavia bianco/rossi). Raggiunto un rudere la pista termina. Qui si trascura la via a sinistra attraversando un piccolo spiazzo erboso e immettendosi sul largo e ben tracciato sentiero che scende nel bosco di conifere e latifoglie.
 

 
Usciti dal bosco si trascura un sentiero segnato sulla sinistra continuando sulla mulattiera principale che subito si porta sul crinale di incredibili e spettacolari calanchi, tra i più belli di tutto il parco. Tenendosi sempre sulla via di crinale si pedala facendo attenzione ai burroni che si aprono soprattutto sulla sinistra e si giunge davanti al cancello di un caseggiato. Qui si offrono due possibilità: seguire dritta la larga pista sterrata nel suo discensivo sviluppo giungendo velocemente alla via asfaltata che porta alla statale Emilia e da qui a Bologna. Oppure seguire il sentiero segnato a sinistra che scende verso Castel dei Britti. Trovata una malandata pista asfaltata si va a destra e si giunge ad una strada più importnate. Ora si scende a sinistra e, poco dopo, si va ancora a sinistra su una sterrata (freccia e segnavia bianco/rossi) che arriva a Castel dei Britti. Sulla strada principale si va a sinistra ma, poco dopo, la si lascia per prendere a destra la via che porta sulle sponde dell'Idice. Fatta una curva a sinistra si prende il sentiero a destra (segnavia b/r) e da qui in avanti ci si tiene sempre sulle sponde del fiume, seguendo sempre i puntuali segnavia e frecce bianco/rosse. In questo modo si arriva ad una strada asfaltata che, a sinistra, riporta alla via dell'andata e, con questa, a Bologna.
 
 

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