DATI
DELL'ITINERARIO |
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Lizzano in Belvedere |
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35 km |
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1500 m |
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4 ore |
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Impegnativo |
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1850 m |
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da maggio a novembre |
CARTOGRAFIA |
Multigraphic
1:25.000 n. 21-22 Appennino Bolognese |
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GUIDA DI RIFERIMENTO |
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IN EVIDENZA |
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Per chi vuole
attraversare a piedi il comprensorio
del Corno alle Scale, si propone un
percorso primaverile sui più alti
crinali appenninici. Per leggere la
descrizione del percorso e vedere le
foto
CLICCA QUI |
IN EVIDENZA |
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IN MTB dal Lago di Ridracoli alle
Foreste Casentinesi. Per leggere la
descrizione del percorso e vedere le
foto
CLICCA QUI |
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L'AUTORE |
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Ettore Grillo
è l'autore del percorso
proposto, studente in
medicina, marciatore di
livello nazionale,
appassionato di montagna,
cura per noi il
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Il grande anello in MTB del Corno alle Scale, da Lizzano in Belvedere per Bagnadori, Strofinatoio e Portafranca
Anello di ampio respiro adatto a buoni
ciclisti con esperienza di montagna.
Permette di compiere il giro completo del
massiccio del Corno alle Scale,
attraversando un'ampia parte del Parco
Regionale del Corno alle Scale. Lungo tutto
il percorso si incontrano
impegnative salite in parte non
percorribili in sella e tecnici
tratti di discesa. Inoltre tutto
il crinale appenninico, lungo il
sentiero n. 00, è in grado di
mettere alla prova anche i più
esperti bikers. Il percorso
può essere diviso in due semitappe
pernottando al Rifugio Sboccata dei Bagnadori, o al Rifugio Scaffaiolo, al
Rifugio Portafranca o al Rifugio Donna
Morta. |
Da Lizzano si seguono le indicazioni
per Vidiciatico e, prima di giungere a
quest’ultima località, si individua, nei
pressi di una curva a destra, il cartello
con indicazioni per il Monte Pizzo.
Seguendole ci si inserisce su una stradella
asfaltata che passa tra le case più alte del
paese e quindi giunge ad un panoramico
spiazzo caratterizzato da una croce in
legno. Da qui si continua sulla via
principale che, tagliando ripidi e
stratificati versanti montuosi, si sterra.
Entrati nel bosco si comincia a porre
attenzione sulla destra per individuare le
indicazioni per Budiara. Queste invitano a
lasciare la via principale per prendere una
sterrata (segnavia bianco/rossi sentiero n.
127) chiusa da sbarra che conduce al grande
caseggiato di Budiara. Proseguendo sempre
sul tracciato principale questo via via si
restringe passando nei pressi di un’area di
sosta con tavoli e panche. Ora si svolta a
destra e, poco dopo, si è ad un bivio. Qui
si lascia il ramo del sentiero n. 127 che si
dirige verso la Bocca delle Tese per seguire
la traccia a destra che inizia ad
inerpicarsi lungo le boscose pendici del
Monte Grande. |
La via, larga ma sassosa, sale a tratti
ripida obbligando, in alcuni tratti, a
spingere a braccia la MTB. Nei punti non
boscati appaiono, lontane, le cime
appenniniche da raggiungere. Le
difficoltà terminano quando si esce dal
bosco sbucando su una pista sterrata.
Questa va presa a destra e va seguita
sempre, trascurando alcuni sentieri
laterali e giungendo alla Sboccata dei
Bagnadori, larga sella che che
rappresenta un vero e proprio crocevia
di stradelle. Nei pressi vi è il Rifugio
Sboccata dei Bagnadori, dotato di
12
posti letto su materasso in due
camerate, cucina con fuochi a gas,
lavello e stoviglie, servizi igienici e
stufa economica (per informazioni e
prenotazioni: info@rifugiosegavecchia.it).
Trascurate le vie a destra e sinistra si
prende la pista forestale che sale
portando al Fosso Nuda che scende
dall'omonima montagna. Attraversando una
fresca abetina si inizia ascendere
prima dolcemente poi in maniera più
decisa fino a giungere alla strada
asfaltata. Si svolta a sinistra e,
in breve, si giunge ... |
... al Santuario della
Madonna dell'Acero, sicuramente
l'edificio religioso più importante
della zona, la cui costruzione risale al
1535. Dopo essere passati davanti al
sacro edificio si riprende la strada
asfaltata in salita superando il Rifugio
il Cavone ed arrivando alla Baita del
Sole, dove termina la strada e dove vi è
la partenza degli impianti di risalita
del Corno alle Scale. A sinistra della
Baita del Sole si prende una stradetta che subito ne incrocia un'altra. Si va a
destra (direzione Lago Scaffaiolo e Passo dello Strofinatoio)
entrando nel grande anfiteatro montuoso chiuso dal crinale Monte
Spigolino-Corno alle Scale. |
Ad un bivio si lascia il sentiero n.
329 che sale al lago Scaffaiolo per
prendere a sinistra il sentiero n. 329A
che sale, ampio ma faticoso (in molti
tratti la bici va condotta a mano,
specie nelle svolte finali) .... |
.... arrivando al Passo dello
Strofinatoio, alta sella appenninica
posta tra il Corno alle Scale e il Monte
Cornaccio. |
Chiudendo la bici è possibile, a
piedi, salire a sinistra e arrivare in
vetta al Corno alle Scale |
Se si vuole dividere il giro in due
giorni e si vuole pernottare in un
rifugio gestito si può prendere il
sentiero segnalato a destra e
raggiungere il Rifugio Duca degli
Abruzzi al Lago Scaffaiolo, sempre
aperto nel periodo estivo. |
Se invece si prosegue direttamente
si scollina sull'evidente sentiero
discensivo che si dirige verso il Passo
del Cancellino e il Monte Gennaio
(sentiero n. 00) |
E' questo un tratto estremamente
tecnico che può essere percorso
interamente in sella solo se si ha
un'ottima padronanza della bici. |
In alcuni tratti il sentiero n. 00
si restringe anche se non diviene mai
pericoloso. |
Il tratto finale della discesa, poco
prima del Passo del Cancellino, diviene
più facile (continua a
pag.2). |
CONTINUA A
PAG. 2 >>>>
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