DATI
DELL'ITINERARIO |
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San Benedetto in Alpe |
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13 km |
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650 m |
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3.30 ore |
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E (escursionistico) |
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990 m |
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da marzo a novembre |
CARTOGRAFIA |
SELCA 1:25.000
Parco Nazionale Foreste Casentinesi |
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GUIDA DI RIFERIMENTO |
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Con Dante alle Cascate
dell'Acquacheta
Percorso ad
anello alla scoperta della più famosa
cascata dell'Emilia Romagna, la Cascata
dell'Acquacheta, bellissimo salto d'acqua
reso celebre da Dante che lo ricorda nella
Divina Commedia. La cascata è inserita, e a
giusta ragione, nel Parco delle Foreste
Caasentinesi - Campigna - Monte Falterona
visto che l'ambiente naturale è tra i più
intatti dell'Appennino. Moltissime le
storiche testimonianze di vita su queste
montagne, dagli insediamenti rurali ai
solitari eremi. L'itinerario è di tipo
escursionistico è è adatto a tutti visto che
si svolge su buoni sentieri ben segnalati e
tracciati |
Da San Benedetto in Alpe, piccolo borgo
dell'Appennino Romagnolo, subito dopo il ponte con
cui la statale supera il Fosso Acquacheta, si prende
a destra il sentiero n. 409 segnalato per le Cascate
dell'Acquacheta passando per Monte del Prato Andreaccio.
Si sale ripidi nel bosco e quando si esce da questo
ci si ritrova nei pressi della vetta del monte.
Trascurando il sentiero a destra (n. 409 per Balze
Trafossi) che scende diretto
alle cascate, si prosegue dritti e si giunge alla
sterrata che proviene dalla Fiera ai Poggi. |
Si scende a destra, tra radi alberi di faggio,
fino a giungere nel grande prato dei Romiti. Qui
si compie una digressione a destra per
raggiungere prima ... |
... il belvedere su tutta la Valle
dell'Acquacheta e poi ... |
... il punto dove inizia la cascata che
"rimbomba la sovra San Benedetto" come scritto
sulla lapide marmorea qui collocata che ricorda
i versi di Dante che da qui passò durante il suo
esilio. |
Come quel
fiume c'ha proprio cammino
prima dal Monte Viso 'nver' levante,
da la sinistra costa d'Apennino,
che si chiama Acquacheta suso, avante
che si divalli giù nel basso letto,
e a Forlì di quel nome è vacante,
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rimbomba là sovra San
Benedetto
de l'Alpe per cadere ad una scesa
ove dovea per mille esser recetto;
così, giù d'una ripa discoscesa,
trovammo risonar quell' acqua tinta,
sì che 'n poc' ora avria l'orecchia offesa.
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(Dante Alighieri - Divina
Commedia - Inferno - canto XVI)
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I primi salti della cascata. |
Si riprende quindi il cammino, con verdi
spunti paesaggistici verso l'Appennino Romagnolo
..... |
... passando per i Romiti, antico luogo di
eremitaggio, e scendendo ...... |
... al fondo del Fosso dell'Acquacheta, dove
si incontra un'altra cascata creata dal torrente
principale. |
Questa non è molto lunga ma è spettacolare
perché sempre ricca d'acqua. Non sempre il
guado sotto questa cascata è agevole, specie
in primavera. |
Preso il sentiero principale per San
Benedetto (sentiero n. 407 San Benedetto -
Cascate Acquacheta) si giunge subito al più famoso
belvedere, da dove è visibile il salto
principale in tutta la sua lunghezza. |
Tra potenti strati di arenaria l'acqua
salta e zampilla dividendosi in mille
rivoli. |
Sotto la cascata il torrente scorre
tranquillo nel bosco. |
Il sentiero n. 407 per San Benedetto
è tranquillo, per boschi e prati, e
scorre quasi sempre in leggera discesa. |
L'ultimo incontro, prima di San
Benedetto, è con la Salamandrina dagli
occhiali, presente in questi boschi. |
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