DATI
DELL'ITINERARIO |
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Val Marzon (Auronzo di Cadore) |
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21 km |
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1300 m |
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6 ore |
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E (escursionistico) |
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2539 m |
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da giugno ad ottobre |
CARTOGRAFIA |
Tabacco 1:25.000
017 - Dolomiti di Auronzo ... |
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DA NON PERDERE |
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A
piedi ad una delle altre celebri
montagne dolomitiche del Veneto, la
Civetta. Un percorso da Alleghe per
il Rifugio e il Lago Coldai. Per
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IN EVIDENZA |
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Un
eccezionale percorso per MTB che,
partendo da Cortina, raggiunge
celebri montagne quali la Croda
Rossa e la Croda del Becco. Per
leggere la descrizione del percorso
e vedere le foto
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IN EVIDENZA |
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Un
itinerario in MTB sulle
Dolomiti, dal Lago
di Misurina il grande anello intorno
ai Cadini di Misurina, passando
sotto le Tre Cime di Lavaredo. Per leggere la descrizione
dettagliata del percorso e per vedere le foto
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L'AUTORE |
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Ettore Grillo
è l'autore del percorso
proposto, studente in
medicina, marciatore di
livello nazionale,
appassionato di montagna,
cura per noi il
canale YouTube |
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Il giro dei rifugi delle Tre Cime di
Lavaredo: da Auronzo e la Val Marzon
al Sasso di Sesto
Percorso che non
ha bisogno di presentazione, visto
che si svolge interamente all'ombra
di una delle più celebri meraviglie
naturali italiane: le Tre Cime di
Lavaredo. Nell'itinerario proposto,
tutto su buoni sentieri segnati, si
è deciso di salire alle Tre Cime
dalla Val Marzon, sfruttando una
storica mulattiera della Grande
Guerra. Ciò ha reso il percorso
abbastanza lungo e adatto a buoni
camminatori. Chi vuole, però, può
tranquillamente dividerlo in due o
più tappe pernottando ad uno dei tre
rifugi che si incontrano. Da non
perdere la salita al Sasso di Sesto,
forse il più bel balcone su tutto
l'anfiteatro delle Tre Cime e del
Monte Paterno.
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Da Auronzo di Cadore si segue la statale
per Misurina, risalendo la Val d'Ansei,
superando Giralba e arrivando al bivio con
la strada che, a destra, risale la Val
Marzon. La via si tiene sulla sinistra
orografica della valle, poi passa il
torrente principale al Cason de la Crosera e
prosegue in salita fino ad effettuare un
paio di tornanti. Poco dopo la strada si
sterra. Qui si lascia l'auto percorrendo per
un tratto la strada
per poi seguire a sinistra il sentiero segnalato
per il Rifugio Auronzo. E' questa una bella
e larga mulattiera di origine militare,
utilizzata durante la Grande Guerra per
raggiungere le postazioni belliche alle Tre
Cime. |
La via risale tutto il Vallon di
Lavaredo, prima nel bosco di conifere
(trascurare il sentiero a sinistra per
la Forcella di Rinbianco), poi tra bassi
pini mughi, puntando decisamente verso i
bellissimi torrioni delle Tre Cime. Più
in alto la mulattiera compie molti,
secchi tornanti attraversando un
ambiente più roccioso e sassoso. Quindi,
con un ultimo tratto in diagonale, sale
a raggiungere la pista sterrata che
scorre lungo il versante meridionale
delle Tre Cime. Si svolta su questa a
sinistra e, dopo pochi minuti, si
raggiunge ... |
..... il Rifugio Auronzo (dove
giunge anche la strada asfaltata che
proviene da Misurina, utile per chi
vuole evitare questo primo tratto di
salita e compiere solo il gito intorno
alle Tre Cime), da cui si gode di uno
splendido panorama verso il Lago di
Misurina, il Gruppo dei Cadini, il
Cristallo e il Sorapiss. Dal rifugio si
scende al parcheggio della strada
asfaltata e qui si segue a destra il sentiero n.
105 in direzione Forcella del Col de Mezo, iniziando così il classico giro
delle Tre Cime. La traccia è ampia, ben
segnalata e scorre quasi in piano fino
alla Forcella. |
Oltre questa prosegue sempre ben
battuta lungo il versante occidentale
delle Tre Cime. Qui, però, attraversa
grandi ghiaioni più o meno consolidati
e, soprattutto nell'attraversamento dei
canaloni, può essere parzialmente
franata. |
Non esistono, comunque, problemi di
percorribilità anche perché il sentiero
viene sempre ripristinato e ben tenuto.
Ci si può quindi godere questo
panoramico tratto in cui ci si affaccia
sul versante settentrionale delle Tre
Cime, guardando verso la parte
dolomitica dell'Alto Adige. |
Si entra, infatti, nel Parco
naturale delle Dolomiti di Sesto,
affacciandosi dal Col Forcellina sul
grande e movimentato altipiano chiuso
tra le Tre Cime, il Monte Paterno e la
Val Rimbon. |
Chiaramente sono comunque le
verticali e vicine pareti
dolomitiche delle Tre Cime ad
attrarre l'attenzione. |
Dal Col Forcellina si scende verso
alcuni, piccoli laghetti .... |
.... portandosi sulle loro sponde,
da dove la Cima occidentale e la Cima
Grande appiano in tutta la loro
verticale bellezza. |
Ripreso il cammino si attraversa
questa magnifica zona e poi si scende
per entrare .... |
..... nel Pian da Rin, da dove è
visibile sia la Torre di Toblin che
il Sasso di Sesto, meta della gita. |
Sull'ampio sentiero segnalato si
risale verso il Rifugio Locatelli
trascurando il sentiero n. 102 che si
allontana a sinistra scendendo nella
valle della Rienza Nera .... |
.... mentre alle spalle troneggiano
le Tre Cime di Lavaredo. |
Il sentiero è molto ampio e prende
quota senza grandi strappi portando ... |
..... ad un importante bivio con
indicazioni per più sentieri. Si prende
il sentiero in salita con indicazioni
Val Campo di Dentro e Torre di Toblin e
stessa cosa si fa al bivio successivo,
fino a giungere ..... |
..... sotto la Torre di Toblin, dove
vi è un altro bivio. Ora si lascia il
sentiero per la Val Campo di Dentro e si
prende a destra ...... |
..... dirigendosi verso il visibile
Sasso di Sesto. Il sentiero taglia
enormi ghiaioni che scendono dalla Torre
di Toblin (continua a
PAG. 2). |
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