Itinerario a piedi 1 al Pelmo: il grande
giro della montagna dal Passo Staulanza
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Il Giro classico del Monte Pelmo prende
il via dal Passo Staulanza e può essere
percorso tutto in un giorno oppure può
essere diviso in due tappe, pernottando al
Rifugio Venezia. Il Passo Staulanza è il
punto di valico che si apre sul versante
occidentale del Monte Pelmo e che mette in
comunicazione la Val Zoldana con la Val
Fiorentina. Nel grande prato davanti al
Rifugio Passo Staulanza vi sono cartelli e
frecce che indicano i principali percorsi.
Si prende in direzione Rifugio Città di
Fiume lasciando, poco dopo, il sentiero
che a destra si dirige verso il Rifugio
Venezia. Così facendo si arriva ad un
secondo bivio dove ci si tiene a destra
(direzione Val d'Arcia) portandosi sotto ... |
.... la Croda Toronda, con la sua
grigia parete dolomitica. Ben presto,
però, appare evidente il paesaggio che
accompagnerà per gran parte della
salita: ..... |
.... enormi e incoerenti sfasciumi
che scendono dalle pareti nord
occidentali del Pelmo. Ma se nel primo
tratto i ghiaioni sono parzialmente
colonizzati dalla vegetazione .... |
.... in seguito il sentiero scorre
in un ambiente severamente montano, in
un enorme e caotico sfasciume che scende
... |
..... da ciò che rimane del nevaio
del Pelmo. In effetti tutta questa zona
è in continuo movimento e basta una
violenta pioggia a muovere il ghiaione
del Pelmo e a cancellare le tracce
del sentiero. E' quindi opportuno
affrontare il percorso con il tempo
buono. |
Dopo aver tagliato tutto il ghiaione
si mette piede su un versante più
stabile che scende dalla Cima Forada e
che permette di soffermarsi sul panorama .... |
... incentrato sulle aguzze cime
della Croda da Lago. Risalito lo stabile
versante ci si immette .... |
.... nella parte più alta della
selvaggia Val d'Arcia. Ben visibile,
anche da lontano, la Forcella Val d'Arcia
da raggiungere. Trascurato il
sentiero a sinistra che scende al
Rifugio Città di Fiume (n. 480,
vedere itinerario 2) .... |
..... si taglia (sentiero 480 per
Forcella Val 'Arcia e Rifugio Venezia)
sotto ripide pareti dolomitici e si
accede ... |
.... alla Forcella Val d'Arcia, da
cui ci si affaccia sulla Valle del
Boite (grande masso con segnalazioni
escursionistiche). In questo ultimo tratto si
sfrutta il Sentiero Flaibani, un'ardita
traccia che consente il collegamento tra
il Rifugio Città di Fiume e il Rifugio
Venezia. Ma se fino alla forcella il
sentiero non presenta particolari
difficoltà, da qui in avanti è riservato
solo ad escursionisti esperti. |
Il Sentiero Flaibani scende con
tornanti su un instabile ghiaione,
quindi volta a destra
attraversando una cengia un po' esposta
e resa sicura da un passamano metallico.
Poi si porta su una seconda cengia,
sotto le Crode di Forca Rossa, dove vi è
un altro tratto attrezzato. E' questa la
zona interessata, nell'estate del 2016,
da una grande frana che fece molto
parlare per il boato che provocò,
distintamente sentito dagli abitanti
della Valle del Boite. Il Sentiero Flaibani restò chiuso, per sicurezza,
per alcuni giorni per poi essere
riaperto dopo la completa
risistemazione. |
Dopo un'altro tratto discensivo
il sentiero diviene meno insidioso
tagliando in diagonale i grandi
sfasciumi che scendono dalla Spalla
Est del Pelmo ed arrivando alla
conoide, consolidata da un bel bosco
di conifere, su cui è stato
edificato ... |
.... il Rifugio Venezia A. De
Luca, ottimo come punto di sosta
visto che si trova a metà
dell'escursione. In più si è già
superato il tratto più difficoltoso
e da qui in avanti non ci sono
problemi (continua
a pag. 2). |
Il giro del
Pelmo CONTINUA A
PAG. 2 >>>>
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