DATI DELL'ITINERARIO

Malga Premassone (Sonico)

15 km

1150 m

4 ore e 30 minuti

E (facile tratto attrezzato)

2448 m

da giugno a ottobre

CARTOGRAFIA

Ingenia 1:25.000 n. 03 "Gruppo dell'Adamello"

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L'AUTORE

 

Ettore Grillo è l'autore del percorso proposto, studente in medicina, marciatore di livello nazionale, appassionato di montagna, cura per noi il canale YouTube

 

L'anello dei tre rifugi dell'Adamello: Gnutti, Baitone e Tonolini per le Scale del Miller e il Passo del Gatto

La Val Malga è una delle lunghe vallate occidentali dell'Adamello, inserita interamente nel Parco Naturale Regionale, che si prolunga, in alto, nella Val Miller. Proprio a fare da cerniera tra le due valli vi è la cosiddetta Scala del Miller (o Scale del Miller), un sentiero scalinato che si avvita alla montagna consentendo il superamento di un ripido scalino glaciale. La scala, in pratica, è la porta di accesso alle più alte vette dell'Adamello. La Val Miller, quindi, è una valle chiusa su ogni lato da imponenti catene o ripidi versanti rocciosi. Passare alle valli contigue non è facile per gli escursionisti, dovendo sempre superare alti e difficoltosi passi. Fortunatamente esiste un sentiero che, senza affrontare grandi dislivelli, permette di passare alla vicina vallata del Baitone. Un sentiero di pastori che parte dal Rifugio Gnutti e taglia tutto il versante sud del Corno del Lago e del Corno del Cristallo raggiungendo il Lago e  il Rifugio Baitone. E' un sentiero ben risistemato, dotato di passamano nei tratti più impegnativi (ma mai, comunque, molto esposti) e molto panoramico. In un punto, dove il Corno del Lago precipita con una parete rocciosa all'apparenza invalicabile, il sentiero è stato scavato letteralmente nella roccia, creando uno scenografico passaggio artificiale noto con il nome di Passo del Gatto.

 
Da Sonico o da Malonno, in Val Camonica, si seguono le indicazioni per Garda giungendo ai tornanti finali che consentono di raggiungere il piccolo centro montano. Poco prima di Garda, proprio nel punto in cui le due strade che provengono da Sonico e da Malonno si incontrano, si stacca a sinistra una stradina asfaltata per la Val Malga. Questa sale nel bosco, effettua tutta una serie di tornanti e raggiunge il Rifugio Foet. Proseguendo sulla strada principale, sempre stretta e con fondo dissestato, si continua  a prendere quota, si effettua una breve galleria e si giunge al Ponte del Guat (parcheggio prima e dopo il ponte). Ci si incammina quindi sulla via principale, sterrata, che in pochi minuti porta al Rifugio Malga Premassone, adagiato su un bel prato circondato da boschi.
 

 
Dal rifugio si continua sulla via principale, selciata, superando il torrente principale. Trascurato a sinistra il sentiero per il Rifugio Baitone (utilizzato la ritorno) si continua sulla via principale arrivando a Malga Frino.
 

 
Oltre la malga la via diviene sentiero pianeggiante ben segnalato, che attraversa soprattutto prati adibiti al pascolo e radi boschi tenendosi nei pressi del fondovalle. Ben presto, però, si giunge sotto al salto glaciale principale ....
 

 
.... iniziando a risalirlo lungo le Scale del Miller, il sentiero gradonato che sale ....
 

 
..... con tutta una serie di tornanti. Le Scale del Miller richiedono costante manutenzione, per rifare i gradoni e i muretti che sostengono il sentiero. Per questo alla fine della primavera spesso può essere in cattivo stato, ma nel corso dell'estate viene risistemato.
 

 
Alcuni tratti delle Scale del Miller hanno mantenuto la storica fattura, tutta in pietra.
 

 
Il sentiero è veramente bello anche se faticoso, ma prende quota rapidamente.
 

 
Nel suo tratto più alto offre anche un ampio colpo d'occhio sull'anfiteatro montuoso del Baitone e suoi versanti del Corno del Lago che dovranno essere tagliati con il Passo del Gatto.
 

 
Le Scale del Miller escono infine nell'ampia Valle del Miller ....
 

 
..... selvaggio vallone dove gli alberi divengono radi. Ora si abbracciano con lo sguardo molte punte di altezza superiore ai 3000 metri, tra cui emerge il Corno Miller.
 

 
Il paesaggio è ora dominato dalla roccia e  dalla pietra, con enormi sfasciumi che scendono dalle vicine montagne. Seguendo sempre i segnavia si arriva così ....
 

 
.... al Rifugio Gnutti, che sorge su un verde spalto erboso. Il rifugio è un ottimo punto di sosta, ma ....
 

 
..... ci si può riposare anche sulle panoramiche rocce levigate dagli antichi ghiacciai (continua a PAG. 2).

 

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