DATI
DELL'ITINERARIO |
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Tirano |
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83 km |
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2800 m |
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8 ore |
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Impegnativo |
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2480 m |
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da giugno ad ottobre |
CARTOGRAFIA |
Kompass 1:50.000 n. 94 e n. 96 |
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IN EVIDENZA |
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In
Val Poschiavina, tributaria della
Val Malenco un ampio anello sul
crinale di confine con la Val
Poschiavo. Tra valloni e laghetti
glaciali, in un contesto naturale
grandioso. Per la descrizione
dell'itinerario e per vedere le
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L'AUTORE |
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Ettore Grillo
è l'autore del percorso
proposto, studente in
medicina, marciatore di
livello nazionale,
appassionato di montagna,
cura per noi il
canale YouTube |
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Tra Val Grosina e
Val Poschiavo passando per Val Viola Bormina e Val da Camp
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Qui si
lascia la strada che svolta a destra e sale alla
strada principale che proviene da Arnoga per prendere a
sinistra l'ampia traccia che scorre nel fondovalle seguendo
le indicazioni per il Rifugio Federico e per l'Alpe Dosdè.
Arrivati al rifugio e poi all'alpe si prende ora la pista
principale salendo alla sterrata che giunge da Arnoga. Si va
a sinistra e si sale ai Laghi di Val Viola e poi ... |
.... alla grande, verde conca su cui si adagia il
Rifugio Viola. Poco prima del rifugio si è ad un bivio. |
Si prende a destra in direzione Passo di Val Viola (Pass
da val Viola), percorrendo la storica strada che saliva al
passo. Restando sempre in sella si prende agevolmente quota
... |
.... mentre il panorama si allunga su tutti i laghi di
Val Viola, sul Rifugio Viola e, più in basso, sull'Alpe
Dosdè. |
Ad un bivio segnalato si lascia la via principale per
prendere a destra (indicazioni per Pass da Val Viola)
passando accanto ad un piccolo laghetto e giungendo .... |
.... al Pass da Val Viola, dove si entra in Svizzera e
dove inizia l'emozionate discesa verso la Val di Campo. |
Attraversando un ambiente montano grandioso ed
incontaminato ..... |
.... si scende lungo un tecnico sentiero che dopo un
lungo tratto tra solitarie distese prative .... |
..... porta al grande anfiteatro montuoso dove ha
trovato posto .... |
... lo scintillante Lago Val Viola (Lagh da Viola). |
Dal lago, senza mai lasciare la mulattiera principale,
si scende nel bosco di abeti e larici .... |
... mentre la mulattiera si allarga ... |
... fino a divenire stradello al Rifugio Alpe Campo. |
Il rifugio sorge sotto il Corn da Camp e il Piz
Paradisin ed è dotato .... |
... dell'attrezzatura per eventuali riparazioni della
MTB. Dal rifugio si scende con la sterrata principale che
percorre tutta la Val di Campo, passando accanto al Rifugio
Saoseo e poi giungendo alla strada del Bernina. |
Ora inizia la lunga discesa della Val Poschiavo, e già è
visibile l'omonimo lago che va raggiunto. Per far questo si
attraversa la strada del Bernina e si prende una lingua di
asfalto (frecce del percorso ciclabile) che scende ad un
bivio. Si prende a destra e, dopo un gruppo di case (Splugh)
la via si sterra scendendo con tornanti e arrivando a
Pedemonte. Ora i segnavia della ciclopista portano a
Poschiavo e da qui al Lago di Poschiavo. Lungo questo tratto
.... |
... si segue quasi sempre il tracciato del Treno del
Bernina, in particolare percorrendo il lungolago, visto che
la pista da seguire si sviluppa tra i lago e la ferrovia.
Terminato il lungolago si può scegliere se tornare alla
strada del Bernina e scendere con questa a Tirano (soluzione
da attuare se si è stanchi). Altrimenti si passa sotto la
strada del Bernina e si sale a Mot per poi riscendere
e andare a costeggiare il Poschiavino. Si supera così Brusio
(dove il treno del Bernina compie la famosa svolta
circolare) e poi si giunge a Campocologno (dogana) dove si
rientra il Italia scendendo a Tirano. |
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