DATI DELL'ITINERARIO

Firenze

61 km

1900 m grande anello

6 ore

Impegnativo

900 m

tutto l'anno

CARTOGRAFIA

Multigraphic 1:25.000 n. 26/27 (Dintorni di Firenze e Mugello), n. 29/30 (Appennino Settentrionale), n. 42/43 (Monti del Chianti)

DATI DEGLI ANELLI CON VARIANTI

Anello 1 di Settignano - km 17, dislivello 500 m, tempo 2 ore
Anello 2 di Monteloro - km 37, dislivello 700 m, tempo 3 ore
Anello 3 della Madonna del Sasso -  41 km, dislivello 900 m, tempo 4 ore
Anello 4 di Pontassieve - 54 km, dislivello 1400 m, tempo 5 ore

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Il grande anello delle colline fiorentine (e 4 varianti), da Fiesole all'Incontro per il Pratone e il Ripaghera

 

 
Raggiunto il Passo della Catena, alla strada asfaltata, si prende a sinistra ma, dopo 50 metri, si va  a destra sul sentiero segnato che, in breve, porta alla strada proveniente da Molin del Piano, in località Alberaccio. Evidenti frecce segnalano la giusta direzione per Poggio Ripaghera, frecce che invitano a seguire una via cementata. Inizia quindi la seconda salita, raggiungendo una sbarra sempre aperta e proseguendo sulla via cementata che raggiunge un gruppo di case in un aperto spiazzo. Da qui si prosegue ancora per 500 metri arrivando ....
 

 
.... al bivio segnalato con il sentiero n. 1 , a destra, utilizzato dalla variante 2 per concludere l'anello della Madonna del Sasso (clicca qui per la descrizione). L'itinerario principale continua invece sulla via cementata che poco dopo passa un ponticello e quindi sale ripida ad un altro gruppo di case coloniche. Oltre queste la via si sterra, e inizia il tratto più faticoso della salita.
 

 
Lungo questo, da un aperto dosso, è ben visibile il famoso Convento di Monte Senario. Si prosegue tenendosi sempre sulla via principale e, quando si entra nel bosco di abeti, si è ormai prossimi ....
 

 
.... alla vetta del Poggio Ripaghera, da dove appare la conca del Mugello. Ora si continua in direzione Monte Giovi e Monterotondo .....
 

 
.... iniziando la seconda discesa, quella di Poggio Ripaghera (per vedere il video della discesa clicca qui).
 

 
La discesa offre grandi spunti panoramici verso il Mugello e si svolge prima nei boschi di faggio del crinale e poi su aperte zone prative. Lungo questa vanno sempre seguiti i segnavia del sentiero n. 00 in direzione Monte Giovi. Si trascurano quindi tutti i sentieri segnalati laterali, arrivando ad un'area di sosta con tavoli e panche nei pressi dei ruderi di Case Tagliaferro. Ora si sale una ripida rampa per giungere ....
 

 
.... all'importante bivio per Galiga. Qui si lascia il sentiero n. 00 che prosegue per Monte Giovi e si prende a destra in direzione Santa Brigida e Galiga. Si scende quindi prima su sentiero e poi su una stradetta per trattori, nel bosco. Usciti da questo, al bivio per Santa Brigida, si continua dritti, in direzione Galiga, rientrando nel bosco.
 

 
Quando si esce dal bosco ci si trova alti sui calanchi di Galiga. Da qui grande panorama sulla Val di Sieve e il Monte Falterona. Ora si deve porre attenzione per lasciare la pista principale e prendere a sinistra un sentiero che passa nella zona dove le friabili rocce appenniniche sono state profondamente erose.
 

 
In questo tratto appare la chiesa, ormai in abbandono, di Galiga che però non viene raggiunta. Il sentiero segnato passa infatti per l'abitato di Galiga, poche case sparse raggiunte da una strada asfaltata. In bici si segue proprio questa strada (segnavia sentiero n. 7) per un buon tratto, prima in salita, poi in piano e infine in discesa. Quindi, al bivio sopra Doccia, si prende a sinistra e si raggiunge la strada per Monterifrassine. La si segue la sinistra, passando dallo storico mulino a vento e continuando dritti, seguendo i segnavia bianco/rossi. Questi invitano a prendere una strada asfaltata in leggera ascesa, strada da lasciare poco dopo per seguire i segnavia a sinistra. Dopo un tratto su sterrata si va a destra imboccando l'impegnativo sentiero che sbuca ...
 

 
..... sul dosso dove sorge la famosa ed antica chiesa di Montefiesole. Seguendo la traccia asfaltata che qui giunge si scende ad un quadrivio dove si va dritti, su sterrata, arrivando ad una cappelletta immersa nel bosco. Qui si prende a sinistra il sentiero segnato che sale ripido e sassoso. Poco dopo la via spiana e diviene facile sentiero pedalabile. Un ultimo strappo segnala ....
 

 
.... l'arrivo in vetta al Poggio Bardellone, da dove inizia la terza discesa (per vedere il video clicca qui).
 

 
Lungo questa, dopo un tratto nel bosco, si affronta il tratto più aperto da dove appare, in basso, l'abitato di Pontassieve. Lungo la discesa si seguono sempre i segnavia del sentiero n. 7 (attenzione ad alcuni bivi, dove si può essere ingannati visto che si deve lasciare la via principale) che arriva su Via del Capitano a Pontassieve. Attraversato l'abitato si confluisce sulla statale Tosco Romagnola. Se la si segue a destra si può tornare a Firenze (variante 4 per chiudere l'anello di Pontassieve). Altrimenti, continuando con l'itinerario principale, si supera l'Arno e si raggiunge il piccolo centro di Rosano. Qui inizia la terza salita, seguendo il sentiero segnalato per San Prugnano. Questo transita nei pressi del Convento di Rosano e poi sale, prima su asfalto e poi su malandata pista sterrata in netta ascesa. Arrivati a San Prugnano si supera il minuscolo centro e si continua sulla via principale fino ad un trivio. Si va  a sinistra e si segue sempre la via principale, che sbuca sulla strada asfaltata per l'Incontro. La si prende a sinistra, in discesa e, poco dopo, si arriva ....
 

 
.... a Castellonchio, antico castello trasformato in tenuta agricola e agriturismo. Ora si seguono a destra i segnavia del sentiero n. 3 che prima scorrono su una sterrata. Alle ultime case si prende a sinistra una via inerbita che supera un ponticello e poi inizia a salire tortuosa verso Moriano. Arrivati a Moriano si piega  a destra sull'asfalto per poi imboccare, a destra, ...
 

 
.... il viale dei cipressi, salendo dolcemente. Da qui in avanti si segue sempre la via principale, segnalata dai segnavia del sentiero n. 3, che supera alcune case coloniche (una di queste, quella di Casignano, trasformata in agriturismo) e infine giunge ad un grande spiazzo dove giungono molte strade (Valico di Terzano). Qui si prende, a sinistra, la strada sterrata in netta salita che porta ....
 

 
...... su Poggio Incontro, dove sorge il monastero dell'Incontro e dove sono stati innalzati, nel punto più alto, alcuni ripetitori.
 
 
Poco prima di arrivare nel punto più alto, ad un bivio, si prende a sinistra il sentiero segnalato che si dirige verso la piana di Firenze. Lungo questo si svolge la quarta ed ultima discesa (per vedere il video clicca qui). La parte tecnica della discesa termina ad una grande casa dove si scendono, bici alla mano, alcuni gradini per prendere a destra una sterrata. A bivio successivo si va nuovamente a destra salendo fino a sbucare tra gli olivi. Da qui non resta che seguire le viuzze asfaltate in discesa per raggiungere Rimaggio e poi andare ad attraversare la grande strada per Vallina. Dalla parte opposta si segue la lingua di asfalto che raggiunge l'Arno e scorre lungo questo fino a Nave a Rovezzano. All'ingresso dell'abitato si prende a destra la pista sterrata che attraversa tutto il Parco dell'Anconella ritornando nel centro di Firenze.
 

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