DATI
DELL'ITINERARIO |
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Rif. Micheluzzi (Campitello di Fassa) |
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19 km |
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1300 m |
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6 ore |
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E (escursionistico) |
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2770 m |
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da giugno ad ottobre |
CARTOGRAFIA |
Tabacco
1:25.000 n. 06 Val di Fassa |
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GUIDA DI RIFERIMENTO |
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L'itinerario proposto è uno dei percorsi inclusi nella guida curata da Sergio Grillo e Cinzia Pezzani (edita da L'Escursionista) in uscita nella primavera del 2020. Per informazioni www.escursionista.it |
IN EVIDENZA |
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Sempre in Val
di Fiemme, utilizzando la
cabinovia del Cermis, a
Cavalese, è possibile
compiere un itinerario che
prevede non solo di
raggiungere i Laghi di
Bombasel, ma di salire sul
Castel di Bombasel e sul
Cimon del To della Trappola. Per la
descrizione del percorso e
per vedere le foto CLICCA QUI |
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IN EVIDENZA |
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Un itinerario
dal Passo di Valles a Cima
Bocche passando per la Malga
e il Lago di Iuribrutto.
Grandiosi panorami sulle
Pale di san martino e la
Marmolada. Per la
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IN EVIDENZA |
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Per gli
appassionati di singolarità
geologiche un itinerario
che, partendo da Redagno,
raggiunge e attraversa
completamente la famosa e
impressionante Gola del
Blatterbach. L'escursione
termina con la salita, non
banale, del Corno Bianco. Per la
descrizione del percorso e
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DA NON PERDERE |
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Per gli
amanti della mountain bike
un itinerario in Val di
Fiemme a cavallo tra Pale di
San Martino e catena dei
Lagorai. Dal Lago di
Paneveggio al Passo Rolle. Per la
descrizione del percorso e
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Catinaccio di Antermoia: dalla Val Duron il grande anello dei 7 passi e dei 5 rifugi
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Dopo l’opportuna sosta al Rifugio Antermoia si riprende in direzione del Passo di Antermoia, tenendosi sul fondovalle e sbucando, dopo pochi minuti, sulle rive orientali del Lago di Antermoia, attorniato dalle verticali pareti della Croda del Lago e della Croda dei Cirmei a nord e dai Lastees de Antermia a sud. A ovest, invece, il lago si prolunga nel vastissimo Vallone di Antermoia che culmina nel rilievo più alto e famoso, il Catinaccio di Antermoia. |
Si percorre ora tutto il vallone di Antermoia, ricoperto dai detriti trasportati, nel periodo primaverile, dalle acque di scioglimento nivale. Il vallone va percorso interamente ...... |
.... per poi volgere a sinistra, sotto il Catinaccio di Antermoia, ..... |
......iniziando la salita verso il Passo di Antermoia. |
La salita è faticosa, su sentiero a tratti poco stabile e reso scivoloso dal ghiaino. |
Lasciato a destra il sentiero, per altro poco evidente, che porta alla Ferrata Catinaccio d’Antermoia, si continua a risalire il vallone, tenendosi a sinistra, .... |
..... e affrontando il tratto con qualche nevaio. |
Si arriva così al Passo d’Antermoia, dove ci si affaccia sul celebre e decantato mondo dolomitico del Vaiolet e del Catinaccio (2770 m). |
Si trascura il sentiero a sinistra, proveniente dalla Cima di Laussa, per scendere dritti e poi volgere a destra tagliando sotto l’Antermoia e percorrendo inclinati ghiaioni consolidati. |
Superato un roccioso crinale inizia la discesa verso il Passo Principe. Da qui, infatti, non solo diviene visibile il rifugio che sorge al passo, ma il panorama si allarga ancora di più su tutta la Valle del Vaiolet. |
Il sentiero di discesa non è comodo, essendo molto danneggiato dalle acque meteoriche, ma non vi sono reali problemi di percorrenza. Unica attenzione va posta a non scivolare nei tratti invasi dal ghiaino. Nell’ultimo tratto il sentiero diviene più agevole e porta al Rifugio Passo Principe, bella struttura in legno perfettamente inserita nell’ambiente circostante (2599 m). |
Trascurando la larga pista che proviene dal Rifugio Vaiolet, si va a destra immettendosi sul franoso sentiero che scende nel vallone tra le Cime di Valbona e il Catinaccio d’Antermoia. |
Il sentiero si dipana principalmente su ghiaioni e, in genere, è ben risistemato. Si scende decisamente per una decina di minuti arrivando ad un evidente bivio di sentieri. |
La traccia che prosegue dritta, la principale, continua a scendere verso il Rifugio Bergamo. Chi vuole raggiungere il rifugio, magari per pernottare e dividere il percorso in due tappe, deve quindi seguire questo sentiero, continuando sul ghiaione di fondovalle che ora passa tra due pareti rocciose e raggiunge le incoerenti ghiaie che scendono dalle Cime Molignon. Discendendole si giunge al bivio per il Passo di Molignon, da trascurare, per continuare verso il visibile Rifugio Bergamo. Il sentiero perde quota decisamente in una stretta valle chiusa tra le Cime del Principe e le Cime Valbona e diviene via via sempre più erboso conducendo al Rifugio Bergamo (2134 m). Dal rifugio si risale, con la via di discesa, fino al bivio per il Passo di Molignon. Ora si va a sinistra, su ottimo e ampio sentiero, compiendo un paio di tornanti e poi una diagonale fino a giungere ad incontrare il sentiero che proviene dal Passo Principe |
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