I rifugi del Monte Antelao, la traversata dal San Marco al Galassi da San Vito di Cadore

 

Partenza  

San Vito di Cadore

  Riferimenti cartografici   Per altri itinerari in zona

Lunghezza

12 km                        

    La Tofana di Rozes e la Val Travenanzes dal Falzarego

Dislivello  

750 m                             

    Il grande giro del Pelmo dal Passo Staulanza

Tempo

4 ore                              

    La Val Civetta, i rifugi Coldai e Tissi da Alleghe

Difficoltà 

E (escursionistico)  

  Supporto cartaceo 

Tabacco 1:25.000 n. 3 Cortina d'Ampezzo e dolomiti....

  Altri itinerari in Veneto
 

 
Percorrendo la Statale n. 51 da Pieve di Cadore in direzione Cortina d'Ampezzo si raggiunge San Vito di Cadore. Qui si lascia la Statale per salire a destra in direzione sky area e Rifugio Scotter e raggiungere il punto di partenza della seggiovia per il Rifugio Scotter. Parcheggiata l'auto si prende la seggiovia che sale verso l'anfiteatro dolomitico compreso tra la Cima Bel Pra e il Monte Antelao arrivando ....
 

 
.... al Rifugio Scotter - Palatini. Si passa davanti al rifugio e, con un breve tratto su sterrata, si arriva alla strada sterrata che sale da San Vito. Qui  sono ben visibili, a destra, le frecce del sentiero segnalato per il Rifugio San Marco. Si può quindi scegliere se salire con il sentiero, più ripido ma più veloce, o con la strada sterrata, che effettua un ampio tornante. In tutti i modi, giunti al termine della sterrata, ......
 

 
... si imbocca il sentiero segnalato .....
 

 
.... che sale all'interno di una bella abetina, offrendo spunti panoramici su altri celebri gruppi dolomitici ampezzani, e arrivando ....
 

 
..... al dosso su cui sorge il Rifugio San Marco, primo punto di sosta lungo l'itinerario. Si passa davanti al rifugio ....
 

 
.... attraversando il prato retrostante il Rifugio San Marco ...
 

 
.... ed arrivando ad un importante bivio di sentieri. Trascurato il sentiero a sinistra per la Forcella Grande si prende a destra in direzione Rifugio Galassi, immettendosi ....
 

 
.... sul sentiero ben risistemato (sentiero n. 227) che supera un'antica conoide detritica ben cementata da un fitto bosco di bassi pini mughi.
 

 
Si passa un inciso vallone che scende dalla Cima Bel Pra e si attraversa ...
 

 
.... un'altro tratto a pini mughi, alberi che, però, sono ora meno fitti.
 

 
L'entrata nella zona degli sfasciumi incoerenti è segnalata da un alto monolito dolomitico, una sorta di instabile gendarme che svetta tra altre guglie.
 

 
Da qui il Monte Antelao appare in tutta la sua alta e imponente mole.
 

 
Finito il tratto tra i pini mughi il sentiero si sviluppa su imponneti conoidi detritiche che scendono dalle soprastanti cime dolomitiche, la Punta Dina e la Cima Scoter (la descrizione continua a pag.2)

CONTINUA A PAG. 2 >>>>

 

Tutti i diritti sono riservati. E' vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi in qualunque forma senza previa autorizzazione

visita il nostro canale

SCRIVICI PER L'UTILIZZO DI FOTO, TESTI, COLLABORAZIONI, ECC...