I rifugi del Monte Antelao, la traversata
dal San Marco al Galassi da San Vito di
Cadore
|
E' qusto uno dei tratti più spettacolari
del percorso, che si svolge in un ambiente
severamente dolomitico. |
Il sentiero n. 227 è ben
tracciato e lo si segue con facilità
anche in questi tratti sassosi. |
Trascurato il sentiero n. 229 che
scende verso il Rifugio Scotter
(sentiero che verrà utilizzato al
ritorno) si comincia un tratto di
tortuosa salita da cui il Monte Antelao
appare in tutta la sua piramidale mole. |
Al termine del tratto a tornanti ci
si trova alla Forcella Piccola, dove si
supera la dorsale Cima Scoter - Monte
Antelao. |
Qui sono visibili, scavate nella
roccia, alcune postazioni risalenti alla
Grande Guerra .... |
... dalle cui feritoie appare la
Valle del Boite e le montagne che la
sovrastano. |
In basso, lungo la Val d'Oten,
appare il rifugio Galassi, meta
dell'escursione. Il sentiero cala
tranquillo nella valle ... |
.... per poi scorrere in piano
nell'ultimo tratto che precede l'arrivo
..... |
... all'accogliente Rifugio Galassi,
ricavato da una ex caserma militare
della Prima Guerra Mondiale. |
Dal rifugio grandioso l'ambiente
circostante, in particolare se si guarda
verso il Monte Antelao e verso la lingua
glaciale che scende dalla montagna. |
Dopo l'opportuna sosta al
Rifugio Galassi si risale con la via
di discesa verso la Forcella Piccola
... |
.... per poi scendere il
sentiero a tornanti che porta al
bivio con il sentiero n. 229. |
Scendendo il panorama si
focalizza su San Vito di Cadore e il
Monte Pelmo. Il sentiero discensivo
porta rapidamnete alla strada
sterrata del Rifugio Scotter, da
seguire a sinistra, in discesa. |
Alle spalle bel colpo d'occhio
sull'anfiteatro montuoso appena
percorso. Passati dal Rifugio
Scotter si può scegliere se
terminare l'escursione e
scendere con la seggiovia, oppure se
continuare sulla sterrata
principale, in discesa, che
tranquillamente, tra prati e
boschetti di abeti e larici, riporta
al punto di partenza. |
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