DATI
DELL'ITINERARIO |
|
Mendatica, 780 m |
|
16 km (10 km o 7 km con varianti) |
|
1500 m (900 m o 600 m con varianti) |
|
6 ore (4 ore o 2 ore con varianti) |
|
E (escursionistico) |
|
2153 m |
|
da aprile a ottobre |
CARTOGRAFIA |
Multigraphic
1:25.000 Alpi Marittime e Liguri |
|
|
|
|
Al crinale delle Alpi Liguri: da
Mendatica al Monte Frontè, le
cascate dell'Arroscia e gli antichi
borghi
Percorso in cui storia, natura e
paesaggio convivono armoniosamente.
La storica mulattiera che da
Mendatica sale al crinale Frontè -
Saccarello, il più alto delle Alpi
Liguri, transita per le spettacolari
Cascate dell'Arroscia, vera e
propria meraviglia naturale, e per
l'antico borgo di Poilarocca, ormai
in completa rovina. Qui, nel '700,
vivevano numerose famiglie dedite
alla pastorizia e alla cura del
bosco. L'itinerario proposto sale
fino al Monte Frontè e si svolge
tutto su buoni sentieri segnalati.
Il percorso intero è lungo e adatto
a buoni camminatori. Chi vuole può
abbreviarlo seguendo le varianti
descritte. |
|
IN EVIDENZA |
|
Il
monte più alto della Liguria e delle
Alpi Liguri, il Monte Saccarello,
viene raggiunto con un bellissimo
anello per MTB con partenza da
Verdeggia. Per la descrizione e le
foto
CLICCA QUI |
GUIDE DI RIFERIMENTO |
|
|
CANALE YOUTUBE |
Guarda tutti i
nostri video e iscriviti al nostro
canale YouTube
|
|
|
Da Imperia si sale in auto a Pieve di
Teco. Superato l'abitato si prosegue in
direzione Colle di Nava ma, poco dopo, si
lascia la via principale per raggiungere
Mendatica, antico borgo montano .... |
... da cui parte la mulattiera per
il Monte Frontè e le Cascate dell'Arroscia
(fontana
con il monumento a “u can de Felipò”). |
Qui si lascia l’auto e si imbocca la
stradella a sinistra per poi passare
sotto la Chiesa di Santa Margherita e
immettersi nella valle del Rio Passetto.
|
La mulattiera scorre in costa prima per
prati e poi all'interno di un bel bosco
di latifoglie per giungere ... |
....
un balcone panoramico in legno da dove
lo sguardo spazia sulla valle e su tutta
la corona di montagne che la chiude. |
Ci
si addentra nella valle, si trascura un
sentiero segnalato per Sant’Antonio, e
si continua in costa tagliando rocciosi
versanti dove la mulattiera è protetta
da una staccionata in legno. |
Con l'antica via si
supera un antico ponte in pietra
ormai quasi fagocitato
dall'invadente vegetazione e si
inizia a salire con secche svolte. |
E’ a questo punto che una breve
deviazione segnalata a sinistra conduce
alle Cascate dell’Arroscia,
caratterizzate da un ambiente naturale
solitario e pregevole. |
Sotto la Rocca Gianca il torrente che
scende dalle più alte montagne liguri
effettua tutta una serie di spettacolari
salti, alcuni di altezza superiore ai 20
metri. La stagione migliore per
ammirare le cascate in tutta la loro
fragorosità e ricchezza d’acqua è,
ovviamente, la primavera, epoca in cui
lo scioglimento della neve ingrossa
particolarmente l’Arroscia. Ma sono
molto belle e ricche d’acqua anche in
autunno, stagione in cui si concentrano
le piogge e in cui l’acqua traspare tra
i mille gialli delle foglie prossime a
cadere. Molto bello anche l’inverno in
cui tutto è immobile, bloccato dalla
morsa del ghiaccio che qui crea
grandiosi, azzurri candelabri. |
|
|
|