DATI DELL'ITINERARIO

Lago Santo Modenese

Anello Giovo 13 km
Anello Rondinaio 7 km

Anello Giovo 800 m
Anello Rondinaio 550 m

Anello Giovo 4 ore
Anello Rondinaio 2 ore

Anello Giovo EE (E con variante)
Anello Rondinaio E

818 m

da giugno a novembre

CARTOGRAFIA

SELCA 1:25.000 Alto Appennino Modenese

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Due anelli per due montagne: Monte Giovo e Monte Rondinaio dal Lago Santo Modenese

 

 
Dalla vetta del Monte Rondinaio si scende utilizzando per un tratto il percorso di salita. Poi si continua sul crinale (segnavia sentiero n. 00) ...
 

 
... e si giunge velocemente al Passetto, importante valico da cui transitano alcuni sentieri segnati. Chi vuole chiudere l'anello del Rondinaio, cominciando la discesa verso il Lago Baccio deve prendere il sentiero a destra (per leggere la chiusura dell'anello del Rondinaio CLICCA QUI). Chi invece prosegue con l'itinerario principale, verso il Monte Giovo, continua lungo il sentiero n. 00 di crinale.
 

 
Tenendosi sul crinale ci si dirige verso il Monte la Porticciola, percorrendo un primo tratto agevole, su largo crinale prativo. Giunti sotto il Monte la Porticciola si sale su roccia fratturata, quindi si aggira uno sperone sulla destra e poi si sale ...
 

 
.... fino quasi alla vetta del Monte la Porticciola. Poi si cala ripidi ad una sella tra il Monte la Porticciola e il verticale Altaretto che, visto da lontano, sembra un rilievo di difficile accesso.
 

 
Quando ci si trova alla sella, però, ci si accorge che il versante toscano dell'Altaretto è soprattutto prativo e che il sentiero da seguire si inerpica, faticosamente ma privo di difficoltà, proprio su questo versante.
 

 
Il sentiero dell'Altaretto è faticoso ma ben sistemato e non presenta problemi.
 

 
Una volta arrivati in vetta all'Ataretto vale la pena soffermarsi a guardare tutto l'anfiteatro montuoso appena superato.
 

 
Un sentiero tra prati scende tranquillo dall'Altaretto e porta ad una importante sella, da dove si stacca, a sinistra, un sentiero ben segnalato. E' questa, infatti, la variante da seguire per chi non vuole affrontare il difficile tratto della Grotta Rosa. In questo caso si cala a sinistra, per prati (sentiero n. 26) ....
 

 
.... portandosi sotto la grande bastionata rocciosa del crinale principale. Il sentiero scende quindi attraversando l'inclinato Piano dell'Altaretto, poi piega  a destra portandosi sotto i salti rocciosi del Monte Giovo. Entrati nel bosco di faggio si incontra il sentiero che sale da Piazzana. Lo si prende a destra, in salita, prima nel bosco e poi per prati fino a risalire al crinale appenninico e al sentiero n. 00, dove ci si reinserisce sul percorso principale.
 

 
Chi invece affronta la Grotta Rosa continua sul crinale principale (sentiero n. 00), percorrendo ancora un breve, facile tratto .....
 

 
..... ed arrivando sotto il salto roccioso della Grotta Rosa, assai panoramico sia verso il Lago Baccio .....
 

 
..... sia verso il Monte Rondinaio.
 

 
Il santo roccioso della Grotta Rosa può, a prima vista, sembrare particolarmente difficoltoso. In effetti non va sottovalutato, visto lo scoscendimento soprattutto sul versante modenese. Una catena, per altro troppo mobile, ne agevola la risalita. Si consiglia di portarsi verso il versante sinistro della cresta e quindi risalirla aiutandosi con le mani e con la catena. Il passaggio è di tipo alpinistico (1° grado), ma vista la brevità può essere superato anche da escursionisti esperti.
 

 
Raggiunta la cima della Grotta Rosa le difficoltà sono terminate e  ora, per ampio crinale, si raggiunge ....
 

 
..... la vetta del Monte Giovo, su cui sorge una croce metallica.
 

 
Dal Monte Giovo il panorama è veramente mozzafiato, sia verso l'Emilia che la Toscana
 

 
Si comincia ora la discesa rimanendo sull'ampio crinale prativo, utilizzando il sentiero n. 00 ben tracciato e tranquillo. Si ha quindi modo di godersi in panorama, che abbraccia per intero la catena delle Alpi Apuane. Dopo circa 30 minuti di discesa, trascurato il sentiero a sinistra che proviene da Piazzana (qui giunge la variante descritta), si arriva al Passo Porticciola. Ora si lascia il crinale per prendere a destra, nei prati, il sentiero n. 529 che attraversa un impluvio, supera una dorsale che scende dal Colle Bruciata e poi entra nel grande vallone settentrionale del Monte Giovo. Dopo un breve tratto nel bosco si attraversano gli aperti Campi di Annibale e si arriva al Passo Boccaia.
 

 
Al passo terminano i prati e si entra nella faggeta, percorrendo a destra il sentiero n. 529 per il Lago Santo. Dal lago, per facile pista, si torna al parcheggio.
 
 

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