DATI
DELL'ITINERARIO |
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Monte Orsaro (Villa Minozzo) |
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13 km (A/R) |
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500 m |
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3 ore (A/R) |
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Buoni sciatori |
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1758 m |
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da dicembre a marzo |
CARTOGRAFIA |
Multigraphic
1:25.000 Parco del Gigante |
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IN EVIDENZA |
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Un altro itinerario per sci da fondo escursionismo o ciaspole nell'Appennino Reggiano, nel Parco dell'Appennino Tosco-emiliano: la traversata da Montecagno a Monte Orsaro con variante per il Monte Bagioletto. Per leggere la
descrizione e vedere le foto CLICCA QUI |
IN EVIDENZA |
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Con partenza dal Centro Fondo
Boscoreale, a Piandelagotti, una
grande traversata appenninica con
gli sci da fondo escursionistico, al
Rifugio Segherie nell'Abetina Reale
e al Rifugio Battisti, sotto il
Monte Prado. Per leggere la
descrizione e vedere le foto CLICCA QUI |
IN EVIDENZA |
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Per
gli appassionati dello sci da fondo
proponiamo alcuni altri interessanti
percorsi, nelle zone italiane più
celebri per questa disciplina
turistica e sportiva quali la Val
Pusteria, l'Altipiano di Asiago o
Livigno. Per scegliere il percorso
adatto alle tue caratteristiche CLICCA QUI |
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Sci da fondo escursionismo o ciaspole alle pendici del Monte Cusna: da Monte Orsaro ai Prati di Sara |
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Itinerario invernale che, come il percorso con partenza da Montecagno (vedi: traversata Montecagno - Monte Orsaro) si svolge all'ombra del "gigante" dell'Appennino Reggiano. Così infatti è chiamato il Monte Cusna. Questo itinerario può essere diviso in due parti distinte. La prima, da Monte Orsaro al Passo della Cisa, su una bella e facile stradella, percorribile anche con i normali sci da fondo. La seconda, dal Passo della Cisa ai Prati di Sara, prima su stradella e poi su ondulate zone aperte oltre i 1600 metri di quota, dove possono insorgere due tipi di problemi. La perdita dell'orientamento e la neve ghiacciata. In questo caso l'itinerario si trasforma in un percorso adatto a chi ha una certa esperienza e deve essere percorso o con le ciaspole o con gi sci da fondo escursionistico. Grandisosa, comunque, la seconda parte del percorso, in uno degli ambienti più maestosi e, in inverno, solitari dell'Appennino. |
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Da Villa Minozzo in auto ci si dirige verso Minozzo per poi piegare verso Monteorsaro su una larga strada tenuta anche in inverno. Poco prima del paese, sulla destra, si vede la deviazione per il Rifugio Monte Orsaro. Qui si parcheggia e, calzati gi sci o le ciaspole, ci si dirige verso il Rifugio. La prima parte della salita si svolge in zona aperte e offre grandi panorami verso tutte le colline che degradano verso la pianura, spesso imbiancate in inverno. Superato il bivio per il rifugio, che rimane a sinistra, si continua e, più in alto, si entra .... |
..... nel bosco di faggio che, sotto la quota di 1500 metri, ammanta le pendici del Monte Cisa. |
La stradella innevata che sale al Passo della Cisa è veramnete tranquilla ..... |
...... e si sale senza affronatre particolari pendenze. Solo poco prima del Passo della Cisa si effettuano due secchi tornanti che portano ai 1549 metri del passo. |
Ora si lascia la traccia principale, che piegando a destra comincia ascendere verso Montecagno, per prendere a sinistra un'altra pista, in genere ancora riconoscibile anche dopo grandi nevicate (all'inizio di questa cartello di divietro di accesso alle auto). |
La pista, aperta e soleggiata, offre grandi spunti panoramici sulla piramidale sagoma del Monte Cisa e ..... |
...... su tutte le colline che degradano verso la pianura emiliana. |
Ben presto la stradella non è più visibile ma se ne può intuire ancora il tracciato, che sale verso il Monte Bagioletto. |
Si sbuca quindi sul largo crinale, dove gli alberi scompaioni completamente e dove appaiono sia il Monte Cisa con, dietro, il Monte Prampa sia ..... |
.... il Monte Cusna, con la sua potente vetta. |
Qui si svolta a destra, non continuando a risalire il crinale ma puntando verso un evidente avvallamento. Quindi si risale fino a portarsi quasi in cima al Monte Bagioletto, la cui rotondeggiante vetta resta a destra. Si può quindi scegliere di terminare qui l'escursione oppure continuare, per percorso intuitivo, passando accanto a un impluvio, che resta a sinistra (tenersi nei pressi della faggeta a destra) e arrivare davanti alla discesa, a tratti ripida, riservata a sciatori esperti, che porta ai Prati di Sara. Il ritorno è per la via dell'andata. |
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