La Grande Guerra sull'Altopiano dei Sette Comuni: i monti Fior e Castelgomberto dalla Valle di Campomulo

Partenza  

Campomulo di Gallio

  Riferimenti cartografici   Per altri itinerari in zona

Lunghezza

13 km                        

    La Grande Guerra sull'Ortigara

Dislivello  

400 m                             

    Itinerario MTB Marcesina

Tempo

3 ore e 30 minuti               

    Sci di fondo a Campomulo di Gallio

Difficoltà 

E (escursionistico)  

  Supporto cartaceo 

Tabacco 1:25.000 n. 50 Altopiano Sette Comuni

  Altri itinerari in Veneto
 

 

Itinerario di grandi suggestioni naturalistiche e storiche.  L’ambiente che si attraversa alle pendici del Monte Fior è, infatti, quanto di meglio possa offrire l’Altopiano dei Sette Comuni. Grandiosi ambienti geologici, con rocce calacaree levigate, fessurate, solcate a crepacci, isolate e modellate in mille forme diverse su cui sono impressi, indelebili, gli stampi delle animali marini che un tempo popolavano il mare che qui si estendeva. E’, quindi, una vera e propria “Città di roccia” dove hanno trovato l’ambiente ideale per vivere piante endemiche e nutrite colonie di marmotte. Inoltre, tutta la zona del Monte Fior fu, durante la Grande Guerra, teatro di cruenti scontri tra le truppe italiane e quelle bosniache che militavano nell’esercito austroungarico. Segni evidentissimo di questo sono le trincee del Monte Fior, ancora ben conservate, e le innaturali “buche” dovute alle bombe esplose che ancora punteggiano molti prati. Da Gallio si risale la Valle di Campomulo, arrivando al Rifugio Campomulo, punto di partenza, in inverno, delle piste da sci di fondo. In auto si continua sulla strada asfaltata che risale con alcuni tornanti per popi prendere, a destra, la strada per Marcesina. Dopo un paio di chilometri si individua, a destra, la strada per Malga Slapeur. Si parcheggia l'auto e ci si incammina sulla tranquilla pista di origine militare che si dipana all'interno di grandi boschi di abete. Trascurando le deviazioni a destra per Le Melette si cammina per una quarantina di minuti, giungendo a Bocchetta Slapeur e al bivio per Casera Meletta. Si prosegue a sinistra in direzione Malga Slapeur. 

 

 
Trascurato a destra il sentiero n. 861 per la Val Miela si arriva nei pressi della malga (bivio dove è visibile una grande lapide che commemora  i caduti nella zona di guerra del Monte Fior) si prende a sinistra il sentiero n. 861 per il Monte Fior. Al successivo bivio si va a destra e così facendo si entra nella cosiddetta ....
 

 
.... Città di Pietra nome dovuto alla singolare conformazione rocciosa dell’area, formatasi per l’azione combinata dei vari agenti atmosferici, vento, pioggia  e neve in particolare.
 

 
Aggirandosi tra le rocce è assai facile individuare la sagoma di interessanti fossili marini, soprattutto orme fossili di gusci di ammoniti.
 

 
Tenendosi alti sopra la Pozza del Biasia (visibile a sinistra, dove si trova un cimitero bosniaco dei caduti della Grande Guerra) si comincia  a passare sotto ad un grandioso anfiteatro di stratificate rocce calcaree che sembrano elevarsi come torrioni separati da stretti intagli.
 

 
Il paesaggio è veramente singolare ed è impreziosito dalla presenza ...
 

 
... di una nutrita colonia di marmotte
 

 
Si superano zone dove la roccia è profondamente fessurata dalle acque e si giunge ....
 

 
.... a Casera Montagna Nuova, dove ci si affaccia sull'Altopiano dei Sette Comuni. Ben visibile il Sacrario ai Caduti di Asiago (la descrizione continua  a pag. 2).
 

Itinerario Monte Fior CONTINUA A PAG. 2 >>>>

<< Itinerario MTB Marcesina >>

<< Zone di guerra al Monte Ortigara >>

<< Altri itinerari in Veneto >>

 

Tutti i diritti sono riservati. E' vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi in qualunque forma senza previa autorizzazione

visita il nostro canale

SCRIVICI PER L'UTILIZZO DI FOTO, TESTI, COLLABORAZIONI, ECC...