La Grande Guerra sull'Altopiano dei Sette Comuni: il Monte Ortigara da Piazzale Lozze

 

Partenza  

Piazzale Lozze (Campomulo)

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Lunghezza

12 km                        

    Zone di guerra al Monte Fior

Dislivello  

500 m                             

    Itinerario MTB Marcesina

Tempo

3 ore 30 minuti    

    Sci di fondo a Campomulo di Gallio

Difficoltà 

E (escursionistico)  

  Supporto cartaceo 

Tabacco 1:25.000 n. 50 Altopiano Sette Comuni

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L’Ortigara è, a tutti gli effetti, la montagna simbolo della Grande Guerra. Qui, infatti, infuriò la famosa battaglia che doveva vedere le truppe italiane riconquistare, con l’Operazione K, parte delle posizioni perdute durante la Spedizione Punitiva. L'itinerario proposto si svolge proprio nelle zona dove maggiormente infuriò la battaglia e sfrutta molte delle strade militari costruite per spostare le truppe verso la zona di guerra. Da Gallio si risale la Valle di Campomulo, arrivando al Rifugio Campomulo, punto di partenza, in inverno, delle piste da sci di fondo. In auto si continua sulla strada asfaltata che risale con alcuni tornanti (non prendere, a destra, la strada per Marcesina) e arrivando a Campomuletto. Rimanendo sempre sulla via principale, ora sterrata, si continua in direzione Piazzale Lozze. Trascurando tutte le deviazioni per Marcesina si arriva all'ultimo tratto in cui la strada torna asfaltata  salendo  a Piazzale Lozze, dove la via è chiusa e dove vi è un ampio parcheggio. Ci si incammina sulla strada principale e, al primo bivio, si prende a sinistra in direzione Rifugio Adriana. Pochi minuti è si è ad un importante bivio. Chi vuole abbreviare il percorso prende a destra (direzione Monte Ortigara) la strada ex militare che conduce subito all'ampia valletta erboso dove di adagia il Bivacco Campi Lussi. Chi invece prosegue con il percorso principale continua sulla sterrata più importante giungendo al bivio per il Rifugio Adriana, che rimane a sinistra. Continuando sulla via principale dopo altri 15 minuti si arriva a Piazza delle Saline, dove vi è un importante bivio. La segnaletica informa che, a destra, parte il sentiero n. 839 per il Monte Ortigara. Lo si segue lungo una bella pista ex militare che ben presto va lasciata per prendere a destra la traccia evidenzia dai segnavia n. 839 per il Bivacco Campi Lussi e il Monte Ortigara.

 

 
Il sentiero in questo primo tratto si sviluppa tra le conifere, abeti e pini mughi in particolare.
 

 
Diviene molto più panoramico quando si entra nella valle carsica dove si adagia il Bivacco Campi Lussi, costruzione in legno sempre aperta ed ottima come punto di sosta. Da qui si continua con il sentiero n. 839 che raggiunge ...
 

 
.... la località Pozza dell'Ortigara dove si possono ammirare interi prati di stelle alpine.
 

 
Si comincia quindi a risalire la Val Agnella, mentre il sentiero si fa sempre più panoramico.
 

 
A tratti la salita è più impegnativa .....
 

 
.... mentre la copertura arborea tende progressivamente a scomparire. Già qui sono evidenti i segni del conflitto mondiale che diventano ancora più chiari ....
 

 
.... alle sella tra l'Ortigara e il Campigoletti, dove sono ben visibili resti di baraccamenti in parte scavati nella montagna ....
 

 
..... e lunghi muri in pietra che avevano funzione difensiva.
 

 
In alto è già visibile la Campana dell'Ortigara, innalzata oltre 50 anni  fa. Si risale quindi l'ultimo tratto e si giunge ...
 

 
.... sulla vetta della montagna.
 

 

Ancora oggi sono moltissime le tracce sulla montagna che ricordano i tragici eventi del 1917. La roccia, frantumata e rigettata in ondate dallo scoppio delle bombe, i baraccamenti, spesso scavati in profonde gallerie, le trincee, che percorrono per chilometri le montagne e, non per ultime, i due cippi innalzati sulle due vette principali dell’Ortigara a ricordo del sacrificio di tutti i combattenti. Il primo che si incontra è il Cippo Italiano (la descrizione continua a pag. 2).

 

Itinerario sull'Ortigara CONTINUA A PAG. 2 >>>>

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