DATI
DELL'ITINERARIO |
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Varallo |
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3 km |
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150 m |
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1 ora e 30 minuti |
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T (turistico) |
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570 m |
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tutto l'anno |
CARTOGRAFIA |
Mappa Riserva
Regionale Sacro Monte di Varallo |
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INTRO SACRI MONTI |
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In
Piemonte vi sono altri sacri monti
protetti come riserva naturale. Per
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questi luoghi d'arte, di culto e di
natura
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GUIDA DI RIFERIMENTO |
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IN EVIDENZA |
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A
pochi chilometri di distanza dal
Sacro Monte di Varallo vi è un altro
prezioso sacro monte, quello d'Orta,
protetto come riserva naturale. Per
leggere la descrizione dei percorsi
a piedi per salire al Sacro Monte da
Orta San Giulio e per vedere le foto
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Le vie pedonali di pellegrinaggio al
Sacro Monte di Varallo
Il Sacro Monte
si erge su un crinale che scende dal
Monte delle Tre Croci e domina
l’abitato di Varallo Sesia. La
realizzazione del Sacro Monte iniziò
nel 1491 sotto la guida di Padre
Bernardino Caimi e per questo il
sacro Monte di Varallo viene
considerato il più antico dei Sacri
Monti, mentre le sue opere d’arte ne
fanno uno dei più importanti sotto
il profilo storico e religioso. La
realizzazione del Sacro Monte si
deve infatti all'opera di celebri
architetti (G. Alessi. B. Alfieri),
pittori e scultori (G. Ferrari,
Giovanni D'Enrico, Tanzio da Varallo,
M. Prestinari, il Tabacchetti, il
Morazzone). All'interno del recinto
sacro l'ambiente naturale ha assunto
l'aspetto di un giardino
rinascimentale: da segnalare un
boschetto di faggio a canna d'organo
oltre ad alcuni alberi secolari di
diverse specie quali bosso, tasso,
ilex e olmo campestre.
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Da Borgosesia si risale la Valsesia
passando per Quarona e per Rocca Pietra.
Giunti all’ingresso di Varallo si evita
di entrare nel centro storico prendendo
l’ampia strada che si tiene nella parte
nord dell’abitato, sotto il Sacro Monte.
Superata una breve galleria si lascia
l’auto nel parcheggio a sinistra. A
piedi si attraversa l’importante
direttrice percorsa in auto imboccando,
sul lato opposto, Via Fra Bernardino
Caimi. Subito, però, la si lascia per
salire a destra seguendo le indicazioni
per il Sacro Monte. |
Il sentiero imboccato, scalinato,
confluisce subito sulla Strada Madonna
del Cuore, bella mulattiera selciata che
compie subito un tornante ... |
.... e poi sale fino a sbucare
davanti alla chiesa del Sacro Cuore. |
Lasciata a sinistra la
chiesa si continua sulla mulattiera che
ora entra nel bosco che qui cresce
libero e rigoglioso. Continuando a
prendere quota si arriva infine alla
strada asfaltata che sale da Varallo, a
poche decine di metri dall’ingresso del
Sacro Monte. |
Appena superato l’albergo vi è la
Porta Maggiore che permette di accedere
alla Cappella I, Di Adamo e Eva, e poi,
a sinistra, alle Cappelle II, III e IV. |
Da qui si segue tutto l’itinerario
storico-devozionale lungo il quale si
toccano tutte le cappelle. |
Il Sacro Monte di Varallo è
infatti un complesso monumentale
formato da 45 cappelle che si
possono raggiungere utilizzando un
percorso devozionale prestabilito.
Lungo questo si percorrono i
vialetti acciottolati arrivando
prima in una zona boschiva (la parte
più antica del Sacro Monte,
successivamente molto modificata),
poi passando in un'area organizzata
come giardino rinascimentale
all'italiana, con siepi di bosso
accuratamente potate con forme
particolari, e infine raggiungendo
una zona urbana, con le due piazze e
palazzi tardo rinascimentali. |
Lungo il percorso,
pedonale, sono distribuite le cappelle
(costruite fra la fine del Quattrocento
ed il pieno Settecento) che ospitano al
loro interno statue a grandezza
naturale, in terracotta, legno o malta,
che narrano le varie tappe della vita di
Cristo. Gli affreschi sulle pareti
interne di ciascuna cappella completano
la narrazione della storia sacra. |
Il percorso devozionale termina
nella grandiosa Piazza del Tempio, su
cui si affaccia la Basilica,
innalzata nel 1614, sotto gli auspici
del vescovo di Novara, Carlo Bascape,
seguendo i progetti di Bartolomeo
Ravelli e di
Giovanni d'Enrico. Fu
terminata nel 1713 e inizialmente aveva
una facciata molto semplice. Solo negli
anni tra il 1891 e il 1896 venne
innalzata la facciata attuale, opera
dell'architetto Giovanni Ceruti di
Valduggia. La prima cosa che subito
balza agli occhi è il ricco portale di
bronzo, con episodi della Sacra
Scrittura simbolicamente riferiti alla
Madonna (a Lei infatti è dedicata la
Basilica). L’interno è a una sola
navata, fiancheggiata da sei cappelle.
Dall’ultima cappella, la XLV, si
stacca una panoramica viuzza che porta
all’uscita del Sacro Monte. Proprio
davanti all’uscita vi è una mulattiera
che sale con indicazioni per due
soprastanti borgate. La si trascura per
seguire a sinistra la via principale,
una larga via selciata che scende
dolcemente verso Varallo, e che
rappresenta la salita pedonale al Sacro
Monte. Passando tra monumentali alberi
si incontrando alcune cappelle. In fondo
a questa via selciata si confluisce
sulla strada asfaltata. Subito, però, la
si lascia per prendere a sinistra Via
Fra Bernardino Caimi, stretta viuzza,
quasi tutta pedonale, che passa ai piedi
del Sacro Monte e riporta al punto di
partenza. |
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