Il Massiccio dell’Argentera non ha
certamente nulla da invidiare ad altri
celebri gruppi montuosi delle alpi
piemontesi o aostane. Qui il granito si
innalza con guglie, creste aguzze, ripidi
canaloni dove la vegetazione stenta a
crescere e dove le pietraie sembrano enormi
“ondate” di un mare in burrasca. Una
montagna, questa, dove esiste da anni un
“ottimo” parco regionale, quello delle Alpi
Marittime, considerato, a ragione, tra i più
organizzati d’Italia, nato dall’unione del
Parco dell’Argentera e alcune riserve, tra
cui quella di Palanfrè. Questi dovrebbero
formare un tutt’uno con il vicino parco
francese del Mercantour visto che la
proposta per la realizzazione di un’area
protetta internazionale risale ben al 1914.
D’altronde il confine nazionale non
rappresentò un ostacolo nemmeno durante la
preistoria, visto che gli antichi “scultori”
che lasciarono le famose incisioni rupestri
nella francese Valle delle Meraviglie
sicuramente si spostavano anche in Italia
come è dimostrato dalle incisioni ritrovate
al Vej del Bouc. Come il confine non fermò
Vittorio Emanuele II che, attratto dalla
ricchezza faunistica dell’Argentera e del
Mercantour, pensò di farne una riserva di
caccia privata. La pressione venatoria fu,
quindi, relativamente modesta con
conseguente conservazione della fauna
selvatica. L’istituzione dei parchi ha poi
definitivamente tutelato e ulteriormente
potenziato le peculiarità naturalistiche
che, da sempre, sono la ricchezza di
quest’area montana. Gli itinerari proposti
si svolgono in una parte del parco, quella
che ha come centro nevralgico Terme di
Valdieri, compresa nei due selvaggi valloni
del Valasco e del Gesso della Valletta. Sono
percorsi adatti per essere sfruttati in modo
diverso.
ITINERARIO per mountain bike - Incentrato
sulle Strade Reali e sui tanti laghi dell'Argentera
ITINERARIO per trail running - Si svolge
nel Vallone del Valasco e ha come meta il
Lago del Claus e il Rifugio Questa
ITINERARI per escursionismo - si svolge
nel Vallone del Gesso della Valletta è ha
come meta i laghi e e la cima di Fremamorta
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