In mountain bike da Terme
di Valdieri al Colle di Fremamorta: i laghi e le strade reali
e militari dell'Argentera
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Partenza
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Terme di
Valdieri
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Riferimenti
cartografici |
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Lunghezza
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32
km
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Dislivello
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1700
m
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Tempo
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3.30
ore
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Difficoltà
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Impegnativo (per dislivello e
discesa Fremamorta) |
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Supporto
cartaceo
Carta 1:25.000 Parco Regionale dell'Argentera |
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Anello di grande
respiro e di chiaro stampo montano,
riservato a chi ha esperienza di
montagna in MTB. Tanti i motivi di
interesse naturalistici: gli
innumerevoli laghi di origine
glaciale, le cristalline montagne
dalle ripide e affilate creste, la
fauna, ricca e varia. Ma tanti,
anche, gli spunti storici. Quasi
tutto il percorso si svolge, infatti
sulle mitiche Strade Reali dell'Argentera.
Fu il Re Vittorio Emanuele II di
Savoia, per cacciare nella sua
riserva, a far costruire dai locali
mulattiere selciate larghe e con
pendenze moderate che potevano
essere percorse a cavallo. Molte di
queste sono ancora oggi percorribili
nel loro stato originario (come si
vede dalla foto)mentre altre sono
state allargate prima del secondo
conflitto mondiale e rese adatte al
passaggio dei mezzi bellici. Punto
di partenza del percorso è Terme di
Valdieri, raggiungibile da
Cuneo seguendo prima le indicazioni
per Borgo San Dalmazzo e da qui per
Valdieri e Terme di Valdieri. Tutta
la valle fu valorizzata da Vittorio
Emanuele II che diede il via alla
costruzione dello stabilimento
termale. Le sorgenti che
scaturiscono ai piedi del Monte
Matto sono in tutto 36 ed hanno una
temperatura variabile tra i 50 e i
69 gradi. Fin dall’antichità ne
vennero sfruttate le qualità
benefiche derivanti dalla ricchezza
di zolfo, ferro e manganese. Da Terme di Valdieri,
lasciata l'auto nei parcheggi
all'ingresso della zona termale, si passa
in MTB davanti all'Hotel delle Terme
e si continua in direzione del Piano di Valasco ..... |
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.... su una sassosa
pista sterrata di origine militare faticosa per le pietre smosse
ma di pendenza non particolarmente elevata. La valle di va
aprendo mostrando la sua chiara origine glaciale. |
Salendo costantemente si arriva al Piano di Valasco in
mezzo al quale troneggia il Castellaccio del Valasco, ex
casa di caccia reale. Al Piano del Valasco ma anche a San
Giacomo, sopra Entraque o nel Vallone
della Meris, sopra Sant' Anna di
Valdieri e in altre zone del Parco delle
Alpi Marittime Vittorio Emanuele II fese
costruire delle palazzine, ancora oggi
visibili, che dovevano servire per lui e
per la sua corte durante gli spostamenti
per la caccia. Entrando nel Piano di
Valasco si riprende fiato
visto che la via scorre quasi in piano. Ci si tiene a destra
dell'edificio, su strada ex militare che ..... |
.... sale alla Piana superiore del Valasco,
dove si torna a pedalare in piano. Trascurato il sentiero a sinistra per il
laghi di Fremamorta (ottime e puntuali le frecce) si seguono
le indicazioni per i Laghi di Valscura. |
Oltre la piana la via riprende a salire,
a tratti nel bosco, offrendo
buoni spunti panoramici sul
Piano e il Vallone del
Valasco. La via, sempre
pedalabile, porta ad
immettersi .... |
.... su un'ampia pista ex militare che, con ampi
tornanti e un breve tratto in galleria (pendenze mai superiori al 10%
e fondo discreto) .... |
.... risale tutta la Valscura. In molti tratti si è
perfettamente conservata e sono visibili
muri e paracarri che ne delimitavano
l'ampia carreggiata. |
E' questo un tratto veramente
bello, con ampi tornanti adatti ad
una bella salita in MTB. Arrivati
quasi allo scollinamento vale la
pena voltarsi per ammirare la
tortuosa strada appena percorsa. |
Questa conduce sulle sponde del Lago
Inferiore di Valscura, di cui non si
percorrono le sponde. All'inizio
dell'invaso, infatti, si prende a
sinistra verso Rifugio Questa e Lago del
Claus. Si risale ora una ripida
mulattiera, quasi tutta pedalabile, ... |
.... giungendo ad un punto
panoramico da cui appare, in basso, il
Lago Inferiore di Valscura. In pratica è
questo il segnale che avverte che si sta
per entrare in uno dei tratti più
affascinanti del percorso. Dirigendosi
verso il Lago del Claus, infatti, ..... |
.... si percorre il tratto meglio
conservato delle Strade Reali, dove i
sassi sono stati collocati in modo tale
da formare una pavimentazione quasi
regolare. |
Si deve però procedere con
prudenza, ricordando che non c'è
cemento a legare le pietre che,
quindi, al passaggio delle ruote
possono muoversi. |
Con questo magnifico percorso si
arriva sulle sponde del Lago del
Claus, ottimo come punto di sosta
visto che si è stato superato un
dislivello di oltre 1000 metri. Chi
vuole, però, può sostare al Rifugio
Questa. In questo caso |
... si
deve continuare sulla Strada Reale
fino al bivio per il rifugio (il
breve tratto per il rifugio non è
percorribile in sella, se si ha la
possibilità conviene chiudere la
bici al bivio e salire a piedi). Chi
non vuole raggiungere il Rifugio
Questa prosegue direttamente con le
indicazioni per Colletto di Valasco
e Laghi di Fremamorta (continua
a pag. 2) |
CONTINUA A
PAG. 2 >>>>
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