DATI
DELL'ITINERARIO |
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Lizzano in Belvedere |
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35 km |
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1500 m |
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4 ore |
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Impegnativo |
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1850 m |
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da maggio a novembre |
CARTOGRAFIA |
Multigraphic
1:25.000 n. 21-22 Appennino Bolognese |
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GUIDA DI RIFERIMENTO |
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IN EVIDENZA |
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Per chi vuole
attraversare a piedi il comprensorio
del Corno alle Scale, si propone un
percorso primaverile sui più alti
crinali appenninici. Per leggere la
descrizione del percorso e vedere le
foto
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IN EVIDENZA |
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IN MTB dal Lago di Ridracoli alle
Foreste Casentinesi. Per leggere la
descrizione del percorso e vedere le
foto
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L'AUTORE |
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Ettore Grillo
è l'autore del percorso
proposto, studente in
medicina, marciatore di
livello nazionale,
appassionato di montagna,
cura per noi il
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Il grande anello del Corno alle Scale, da
Lizzano in Belvedere per i Bagnadori, lo
Strofinatoio e il Portafranca
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Ci si può quindi godere il grande
panorama verso la dorsale dell'Uccelliera,
dominata dal'imponente sagoma del Monte
Gennaio. |
Si arriva così al Passo del
Cancellino dove è visibile, così come al
Passo dello Strofinatoio, uno dei tanti
cippi in pietra serena posti nel 1828
per separare il Ducato di Parma da
Granducato di Toscana. Il nome del passo
è da attribuire proprio alla presenza di
un "cancello" che separava i pascoli del
Granducato da quelli emiliani. |
Ora, voltandosi indietro, è
possibile vedere tutta la lunga dorsale
erbosa appena discesa, con evidente la
grande croce posta su Punta Sofia, al
Corno alle Scale. |
Si continua sul crinale principale
(trascurare il sentiero a destra e
quello a sinistra) pedalando sull'esile
sentiero che, a sinistra, scende con
ripidi prati verso le Balze della
Malacarne. |
Molta attenzione va posta in tutto
questo tratto e quando si tagliano gli
scoscesi versanti orientali del Monte
Gennaio. |
Su questi, in primavera ed estate,
vegetano miglia di essenze floreali tra
cui il visibile Giglio di San Giovanni. |
Si arriva così alla Fonte
dell'Uccelliera, ottimo punto di
sosta lungo questo impegnativo
tratto,.... |
.... per poi proseguire dritti nel
mare verde sull'esile sentiero che porta
al Poggio delle Ignude. Trascurato il
sentiero a destra si prende a sinistra
e, poco dopo, .... |
.....si vede in basso a destra il
Rifugio Portafranca, gestito sempre nel
periodo estivo. Inizia ora il tratto
terminale del percorso prima sul
sentiero n. 5 e poi sul n. 111, in
direzione Passo Donna Morta. Il
sentiero, malagevole, porta alla
sterrata che sale dal Rifugio
Segavecchia, via da seguire a destra per
arrivare al Passo Donna Morta, nei
pressi del quale si trova un piccolo
rifugio, un unico locale, ricostruito
interamente in legno, dotato di
6 posti
in letto a castello, stufa
economica, lavabo, cucina a gas e
stoviglie (per informazioni e
prenotazioni: info@rifugiosegavecchia.it). |
A destra il sentiero n. 111 scende in
direzione Monteacuto delle Alpi. Questo
si presenta prima come stretta pista
sterrata ma, ben presto, si trasforma in
pedalabile mulattiera. Si raggiungono
così, in circa 2 km, i ruderi delle case
di La Caffa da dove la via diviene
particolarmente sassosa e tortuosa. Si
perde velocemente quota per poi salire e
raggiungere ciò che resta delle Case dei
Cavaticci. La mulattiera riprende quindi
a scendere e diviene più facilmente
pedalabile solo nelle immediate
vicinanze di Monteacuto delle Alpi.
Prima di entrare nel paese, però, il
sentiero offre un bellissimo spunto
panoramico del piccolo centro abitato,
abbarbicato alla montagna di cui segue
fedelmente il crinale. Da qui si
scende con la strada asfaltata
principale tornando a Lizzano in
Belvedere |
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