Itinerario a piedi 1 al Pelmo: il grande
giro della montagna dal Passo Staulanza
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Dal rifugio si arriva al vicino Passo di
Rutorto, camminando in un bel boschetto di
larici e pini mughi, da dove si segue il
sentiero n. 472 (Alta Via n. 1, Anello
Zoldano) che percorre tutte le pendici sud
del Monte Pelmo. Trascurando tutti i
sentieri che scendono in Val Zoldana si
continua sul n. 472 arrivando .... |
.... al Col delle Crepe Cavaliere,
dove vi è l'importante bivio con il
sentiero per Palafavera. Trascurandolo,
si continua sul sentiero n. 472 e dopo 5
minuti ..... |
..... si vede, a destra, la frana
del Pelmetto al centro della quale è
evidente un masso squadrato. |
Intorno a tale masso sono sempre
presenti molti escursionisti ed in
effetti, anche da lontano, è facile
notare che sulla superficie piana della
masso vi sono evidenti fossette. |
Con un sentiero scivoloso e ripido
ci si dirige verso il masso alle pendici
del Pelemetto e, una volta
che ci si trova sotto questo, ... |
.... si nota che le fossette sono
perfettamente ordinate. Queste, infatti,
sono le famose impronte dei dinosauri
del Pelmetto. |
Un cartello spiega che le orme
furono ritrovate qualche decennio fa
e testimoniano la presenza dei
grandi rettili in questa zona prima
che le Dolomiti si sollevassero.
Tutta l'area era infatti una
sorta di bagnasciuga marino su cui
camminavano, tranquilli, rettili e
altri animali. Nel fango di tale
zona litorale gli animali lasciarono
le loro impronte che poi ,
fossilizzando, sono arrivate fino a
noi. |
Ripreso il cammino ci si dirige ora
direttamente verso il Passo Staulanza,
percorrendo il tratto più boschivo di
tutto il percorso. Dominati sempre dalle
grandi pareti del Pelmetto si perde
quota ... |
..... tra abeti, larici e pini
mughi. |
Il sentiero n. 472 in questo tratto
è ampio e comodo .... |
.... per cui si può procedere in
tutta tranquillità, godendosi le
ricchezze botaniche e il paesaggio.
In breve, infatti, si torna al Passo
Staulanza. |
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