La Val Poschiavina, in Val Malenco, da Campo Moro ai solitari laghetti tra Canciano e Confinale

 
Tornati al bivio di quota 2464 ci si riaffaccia sulla Val Poschiavina ma ora si presta attenzione maggiormente ......
 

 
... alla dorsale che chiude la valle da nord est, con il crinale Corno Campascio - Piz Confinale. Il sentiero del ritorno, infatti, passa poco sotto tale crinale, alla base di rocce e sfasciumi che scendono dalle montagne principali.
 

 
Si prende comunque in direzione Passo d'Ur, superando un tratto roccioso .....
 

 
.... e poi risalendo un bel sentiero in parte erboso che si dipana tra rocce montonate levigate da antichi ghiacciai.
 

 
Il sentiero per il Passo d'Ur è comunque largo e ben tracciato e non presenta problemi.
 

 
Ci si possono quindi godere i panorami verso il vicino Corno Campascio, spesso nascosto dalle nebbie che risalgono dal versante svizzero.
 

 
Dopo una valletta erbosa si giunge al Passo d'Ur (riconoscibile per le rocce chiare) e da qui si risale un brevissimo tratto giungendo ...
 

 
.... al pittoresco Lago d'Ur, un minuscolo invaso incredibilmente panoramico verso il Piz Cancian, il Pizzo Scalino e il suo ghiacciaio.
 

 
Del laghetto d'Ur se ne possono percorrere le sponde ...
 

 
.... ammirando i rilievi che chiudono la Val Poschiavina da sud.
 

 
Trascurato il sentiero che scende a destra verso Poschiavo e la svizzera, si risale il versante principale in direzione del Corno Campascio e poi ...
 

 
... si taglia  a sinistra sotto la montagna, cominciando a percorrere una sorta di balcone panoramico su tutte le montagne circostanti. La zona è punteggiata da minuscoli laghetti e zone umide ed è prevalentemente prativa. Per questo bisogna procedere con attenzione ai segnavia, specie in caso di nebbia.
 

 
Dopo aver tagliato sotto al Pizzo Confinale si arriva ad un pianoro erboso dove vi è il bivio per i Laghetti del Bianco. Chi vuole può scendere verso questi e poi continuare la discesa fino a tornare sul fondovalle della Val Poschiavina (possibile variante, il sentiero è ben tracciato, specie nell'ultima parte, ma i segnavia sono poco frequenti, non facile l'orientamento in caso di nebbia). Il sentiero principale continua invece verso il Passo Confinale.
 

 
Dopo aver rivolto un ultimo sguardo alla Vedretta del Pizzo Scalino si comincia a girare verso la valletta che porta al passo.
 

 
In questo tratto il panorama diviene eccezionale sui ghiacciai e sulle alte montagne del Bernina, Piz Palù e Piz Zupò in testa. Il sentiero scende quindi nella valle dell'Alpe Giambrè, incontrando il sentiero per il Passo Confinale. Lo si prende a sinistra percorrendo prima una valletta e poi scendendo ripidi fino all'Alpe Giambrè. Qui si va  a sinistra, sul sentiero che si tiene alto sul Lago di Gera. Questo, superato una rocciosa dorsale che si getta nel lago, risale per un breve tratto e raggiunge il sentiero dell'andata con cui si fa ritorno al parcheggio del Rifugio Zoia.
 

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