Il Pasubio a piedi e in MTB sulle storiche
strade militari degli Eroi, delle 52
Gallerie e degli Scarrubi
Due percorsi per ricordare i 100 anni di
queste celebri strade
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Una grande lezione di
storia: attraversare i monti del Pasubio
sulle strade militari che ne tagliano i
versanti e ne percorrono le viscere è
questo. Qui, nel 1917, si svolse una delle
più famose contrapposizioni militari della
Prima Guerra Mondiale. Austriaci e italiani
si fronteggiarono per un lungo, nevoso
inverno in una logorante guerra di posizione
nella quale, probabilmente, il freddo causò
più vittime del cannone. Tutto il gruppo
montuoso venne scavato e fortificato mentre
il fuoco si concentrava intorno a due
montagne: il Dente Italiano e il Dente
Austriaco. Qui, a pochi metri di distanza
l’uno dall’altro, i due eserciti si
contendevano pochi metri di terra
utilizzando migliaia di chilogrammi di
esplosivo. Quegli anni provocarono la quasi
totale distruzione dei due monti e in
generale tutto il territorio ad essi
circostante fu reso un fazzoletto di terra
completamente inanimato e dalle
caratteristiche più simili al suolo lunare
che non a quello delle nostre montagne. Per
conservare una tangibile testimonianza della
tremenda guerra di posizione i due Denti,
nel 1922, venivano dichiarati Zona Sacra.
Oggi il modo migliore e più adeguato per
raggiungere la Zona Sacra è a piedi o in
mountain bike sfruttando le celebri strade
militari costruite durante e subito dopo il
conflitto mondiale e oggi risistemate
proprio per escursionisti e bikers. |
La Strada
degli Eroi era, durante il primo conflitto mondiale,
una mulattiera che saliva alle Porte del Pasubio da
Pian delle Fugazze. Fu dopo il 1922 che si decise di
allargarla e renderla carrabile per consentire una
più agevole salita con i mezzi motorizzati alla Zona
Sacra del Pasubio. La Strada degli Scarubbi,
infatti, risultava, per esposizione, sempre ingombra
di neve fino a tarda primavera. L'ultimo tratto ad
essere allargato fu quello dalla Galleria Generale
d'Havet al Rifugio Papa che si presenta come il più
spettacolare, con la via letteralmente scavata nella
roccia. Da segnalare che la strada è oggi intermante
chiusa al traffico motorizzato.
La Strada degli
Scarubbi, che collega il Colle Xomo alle Porte del
Pasubio, fu costruita nell'estate del 1917, in piano
conflitto mondiale, dall'Esercito italiano per
approvvigionare la prima linea. La strada, però, si
presentava esposta ai cannoneggiamenti austriaci
(veniva quindi percorsa solo di notte e a fari
spenti). Inoltre, per l'esposizione a nord, era
ingombra di neve fino a tarda primavera. per questo
fu deciso di aprire una strada più rapida e
nascosta, la Strada delle 52 Gallerie.
Durante i
gelidi mesi del 1917 per rifornire velocemente i
militari italiani asserragliati sugli alti pinnacoli
del Pasubio vennero costruite molte vie di cui una
in particolare resterà celebre: la Strada delle 52
Gallerie. Realizzata dalla Trentatreesima Compagnia
Minatori del V Reggimento Genio comandata dal
capitano Corrado Picone, la strada richiese 11 mesi
di duro lavoro, da febbraio a dicembre, riuscendo a
collegare la Bocchetta Campiglia alle Porte del
Pasubio. Il tracciato misura 6655 metri di cui ben
2280 sono in galleria. La colossale opera doveva,
infatti, consentire gli approvvigionamenti in tutte
le stagioni e al riparo dal fuoco nemico. La Strada
delle 52 Gallerie è, certamente, il più celebre
e spettacolare manufatto militare del Pasubio e
quest'anno (2017) ricorrono i 100 anni dalla sua
costruzione. Per questo è stata approntata una
mostra a Palazzo Fogazzaro, a Schio, dal titolo "La
strada delle gallerie ha cent'anni" aperta dal 26
marzo 2017 al 24 settembre 2017.
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